Sono le 9.16 del 27 agosto e il cielo è insolitamente terso sul Passo Pordoi.
Accompagnato dal consueto terrore per qualunque aggeggio si sollevi da terra, entro nella funivia che in pochi minuti mi catapulterà (non letteralmente, ma quasi) dal colle al Sass Pordoi, la terrazza delle Dolomiti.
Stringo la prima mano disponibile, quella del malcapitato di turno.
Tento di anestetizzare l'odio per gli infanti che ossessivamente chiedono 'ma non cade? e se cade?'
Fottetevi, in tutti i casi, piccoli bastardi impertinenti.
Infilo gli auricolari del mio ipod in fondo ai miei condotti uditivi trepidanti d'attesa.
La proposta, con evidenti fini distraenti, è Someone Here Is Missing, ultimo album dei Pineapple Thief.
* Passo Pordoi - Sass Pordoi: Nothing at best. La salita è dura e immediata, prorompente e magistralmente aiutata dall'elettronica.
* Rifugio Boè - parcheggio del passo: Wake up The Dead. Il panorama non ha prezzo. A scendere si parte sornioni, ma nei ritornelli la parte ritmica si fa sentire e non poco. Scossone finale.
Poi si tocca terra. Lascio la mano dello sconosciuto, spengo l'ipod. Mi trasferisco a Malga Ciapela e decido di affrontare le funivie della Marmolada. Prendo la
mano di un altro malcapitato e la stringo. Riaccendo l'ipod. Prego.
* Malga Ciapela - Antermoja: The State We're In. Non devo pensare a quella parete. Amo Bruce Soord, la sua voce, anzi le sue voci e come si sovrappongono in questo brano. "Lo stato in cui siamo" è: maledettamente sospesi in aria. La sapiente orchestrazione e gli arrangiamenti, perfetti come nell'intera produzione, ci aiutano ad atterrare alla stazione di interscambio.
* Antermoja - Serauta: Preparation for meltdown. Si affronta a occhi chiusi questo viaggio di 7 minuti che è indubbiamente il pezzo più riuscito dell'album, rievoca a tratti i migliori Muse, i PT dosano dolcezza cattiveria e tecnica con letale maestria. Quando penso di iniziare a volare, tutto si ferma.
* Serauta - Ghiacciaio della Marmolada: Barely Breathing. E' un dolce arpeggio di chitarra che culla la voce di Soord, suadente come non mai, che cancella l'aria gelida degli oltre tremila metri. La melodia e il gelo e soprattutto la vista permettono di respirare appena.
* Discesa da Rocca Sella: Show a Little love. Pensavo di poter stare tranquillo. A volte la discesa è peggio della salita. E questo brano non mi distrae abbastanza. Rumoroso, sì, ma non entra nell'animo.
* Serauta - Stazione intermedia di Antermoja - Someone Here is missing. Qualcuno qui manca. Chi ci manca? Chi manca? A tratti i Pineapple Thief degli ultimi due album. Questa title track è tutt'altro che convincente. Un po' come quello spuntone di roccia. Che secondo me stiamo puntando dritti lì.
* Antermoja - Malga Ciapela. 3000 Days. Mi rilasso. Se non sono morto finora, non sarà questo pezzo ad uccidermi. Elucubrazioni elettroniche si sovrappongono alle pareti di roccia e ai riflessi del sole sulla neve e sulle vetrate. Il risultato è psichedelico. E' la traccia che più rievoca i Pineapple anarcoprog dei precedenti album.
Bene così. Sono a terra. Meglio ancora.
* Passeggiata solitaria - So we row. La traccia conclusiva, la più lunga e meditabonda, aggiunge un grosso mattone a questo album sicuramente pregevole, ma non all'altezza degli ultimi (almeno) due. Si sente la mancanza di una suite che i PT ci hanno sempre regalato (come What Have we sown?, Too much to lose) o i pezzoni da novanta (West Winds, Different Worlds). L'album è coeso, piacevole, il risultato è notevole, ma pecca di eccessiva linearità e a tratti di mancanza di ispirazione.
Come un'ascesa a tremila metri senza il sudore della camminata.
Carico i commenti... con calma