Ultimamente la povera Inghilterra sta soffocando sotto l'inutile peso di gruppetti sconcertanti e al limite del mediocre, sempre uguali a sè stessi, come Franz Ferdinand, Arctic Monkeys e puttanate affini.

In quanto a scena musicale, nonostante gusci privi di anima come DJ Francesco e falsi fighi come i maestri dell'hardpop Finley, oppure i vari Meneguzzi, Dirisio ecc... siamo messi meglio noi.

Una tenue speranza arriva dalla scena alternativa, che recentemente ha visto nascere un gruppo al femminile che si rifà alla scena vintage degli anni precedenti ai fenomeni Beach Boys, Beatles e Rolling Stones: stiamo parlando delle Pipettes, tre ragazze di nome Becki, Gwenno e Rose.

Il singolo "Pull Shapes" è tratto dall'album d'esordio "We Are The Pipettes", realizzato in unione con la band britannica The Cassettes (di cui si possono tra l'altro vederne i membri nel video in rotazione su Flux e All Music). Come detto prima, la melodia ha un suono deliziosamente retrò, con la band che si cala perfettamente nell'atmosfera anni '50, imitandone anche l'abbigliamento (vestitini blu con pois bianchi, un' orrendità a vedersi). Le tastiere trovano un ampio utilizzo nella canzone, riproducendo i suoni di violino, tromba e pianoforte. Le ragazze non si comportano come una girl band moderna, non sono delle bellezze estreme, hanno un atteggiamento abbastanza dimesso, insomma sono un esempio da seguire.

Nonostante ciò, la canzone presenta parecchi punti deboli, quali la banalità abbastanza sconvolgente del testo, che si ripete abbondantemente (quante volte il trio invita il pubblico nella sala a "clap your hands if you want some more" o a rivolgergli l'interrogativo "what do you do when the music stops?"?) e l'eccessiva riproposizione del ritornello. In definitiva, la mia recensione avrebbe potuto essere più lunga se questo gruppo emergente avesse avuto un pizzico in più di originalità. Invece, anche qui è materiale già sentito, seppur di buona qualità, e per raggiungere la fama che potrebbe anche essere meritata le Pipettes dovranno lavorare di più.

Comunque sia, un esordio incoraggiante: invito i DeRecensori del sito a tenerle d'occhio.

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