A metà anni ’80 una nuova ondata di gruppi riportò in auge le ruvide sonorità garage-punk di gruppi come Sonics, Chocolate Watchband, Count V, Standells e molti altri. Era un periodo in cui c’era la voglia di recuperare le sonorità dei ’60 e, in questo senso, c’era molto fermento: come non dimenticare il cosiddetto movimento del Paisley Underground che aveva fra i suoi maggiori esponenti Dream Syndicate, Green On Red, True West e Thin Whote Rope? All’epoca, fra i gruppi di più stretta osservazione garage-punk, impazzivo letteralmente per i Lyres, i Chesterfield Kings e i Miracle Workers. Ma anche qui da noi non mancavano i seguaci del genere come i Sick Rose e i Not Moving. Poi i miei gusti si sono evoluti e ho imparato ad apprezzare la psichedelia, il Krautrock e anche il prog. Ma ogni tanto il fuoco cova sotto la cenere e si risveglia per merito di qualche gruppo magari della mia città - Lodi - come gli Scrubs! Il merito va, e non poteva essere altrimenti, all’etichetta pisana Area Pirata di Tiziano Rimonti di cui ho già avuto modo di parlare su DeBaser per quanto concerne nuovi lavori di gruppi come gli storici e psichedelici No Strange, i “barrettiani” Effervescent Elephants, i visionari Steeplejack, gli ottimi Liars e i citati Not Moving e Sick Rose tutti appartenenti alla cosiddetta scena neo ’60 di cui ha parlato Roberto Calabrò nel bel libro Eighties Colours. Ho citato prima i Miracle Workers: Overdose era uno dei vinili che ho letteralmente consumato: ebbene il disco degli Scrubs, intitolato Skulls and Dolls, rende omaggio, a mio avviso, proprio al gruppo di Portland. Gli Scrubs hanno uno stile diretto, incisivo e senza fronzoli nella migliore tradizione garage-punk come si può ascoltare fin dall’iniziale “Misery Girl”. La voce graffiante di Massimo Robbi è sorretta da una sezione ritmica al fulmicotone, da una chitarra tagliente e dall’immancabile farfisa. La quarta traccia “Je suis ton frère” mi ha fatto venire in mente i canadesi Gruesomes, altra gloria dell’epoca del revival garage, per il cantato francese proprio come in “Je cherche”, brano proveniente dal loro Gruesomania del 1987. Non ci sono momenti di noia e il disco – composto da 14 tracce - scorre piacevolmente. In alcuni momenti, come in “Be A Caveman”, mi è tornato alla memoria anche il mitico All Black And Hairy dei Gravedigger V di Leighton, un classico del garage più ruvido e selvaggio. Gli Scrubs, con Skulls and Dols, si proiettano direttamente da Lodi al Cosmo! Caldamente consigliato ai fanatici del genere ma anche a chi è in cerca di buone vibrazioni. Disponibile su Bandcamp: https://areapiratarec.bandcamp.com/album/skulls-and-dolls .

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