Le Shaggs sono un tris di sorelle grassottelle e bruttine che appartengono alla provincia americana ancora vergine, ingenua e con vasti scenari di campagna. Cresciute in una ambiente sempre inondato di musica a causa del padre Austin (tra le altre cose ottimo conoscitore d'arpa), le nostre si appassionano di musica e prendono lezioni per un anno per poi successivamente decidere di unirsi per formare una band. Il Trio delle ShaGgS!!

Durante il tempo libero si dedicano a poco ambiziosi concertini domestici con chitarre e batteria. Il padre accecato dall' idea di avere le proprie figliolette sulle copertine e nell'olimpo del mainstream, le convince a registrare un album di canzoni proprie. È il 1969. Le sorelle Shaggs diffidano dei propri mezzi: non hanno tecnica sufficiente, esperienza, non sanno probabilmente neanche accordare assieme gli strumenti! La prima volta che l' addetto alla registrazione sentì tanta debolezza sonora, consigliò vivamente "Secondo me non siete ancora pronte per incidere ragazze, forse vi conviene tornare in seguito, è un buon consiglio, fidatevi*. Ma fortunatamente il consiglio fu oscurato e si registrò ugualmente. La musica delle Shaggs doveva essere shoccante al tempo e in parte mantiene il pregio immacolato ancora oggi: ragazzine di provincia stonate, con una batteria completamente incompetente e distrattissima, una chitarra con sonnolenza da tartaruga, sonorità ripetive e adornate di candore a go-go. Voce e testi? Linee melodiche simili a filastrocche che parlano di animali persi, genitori bonaccioni e altre cosine da scuola elementare e diarietto coi cuoricini. La cosa piu palpabile dell'album è il profumo della gente semplice, priva di intellettualismi di difficile digestione. Philosophy Of The World si presenta come una gita dentro la casta fantasia di bimbe non urbane. Fantasia espressa con una decadenza tecnica unica nella storia della musica, neanche gli Half Japanese arriveranno a tanto ebetismo.

Disco da avere. Dicono di Loro: "The Shaggs. Better than the Beatles--even today." - Frank Zappa "They bring my mind to a complete halt." - Carla Bley "Maybe the best worst rock album ever made." - New York Times

Carico i commenti... con calma