Solo oggi comincio ad apprezzare la grandezza di questo ottimo gruppo: il fatto è che li ho scoperti con Adore e Machina, dischi in cui sound grezzo e potente che ne aveva caratterizzato gli esordi era svanito, e quando per trovare un buon pezzo bisognava spaziare tra i singoli estratti (fan non uccidetemi per quello che ho appena detto).

Con questo secondo album non c'è invece bisogno dello skip per buona musica, perché molto raramente si trova un pezzo sgradevole. Si apre con una splendida intro (omonima), solo il piano a dominare la scena, ad evidenziare quel lato piu' pop di genio Corgan che già i fan avevano apprezzato con Mayonnaise in Siamese Dream. Ancora melodia con "Tonight, Tonight": inutile definirne la grandezza, sconvolgente e trascinante il testo e musica suonata divinamente, a dimostrazione che le zucche ci sanno fare anche tecnicamente (mi riferisco in questo caso a Chamberlain). Dalla traccia numero 3 in poi cominciano le chitarre elettriche e "finalmente" le distorsioni: "Zero" e "Bullet With Butterfly Wings" le vette, passando per "Here Is No Why" fino ad arrivare a "Love", pezzo che rimanda un po' a quello che sarà Adore, con il suo sound quasi elettropop. In questa parte del disco torna a prendere il sopravvento il già citato lato tranquillo di Billy, che stavolta si perde in melodie un po' smielate e che abbassano a mio parere un po' la media.

Il secondo disco non è ai livelli del primo, anche se parte benino soprattutto ascoltando "Bodies". Ma è "1979" il pezzo che primeggia: riff orecchiabilissimo, batteria semplice e precisa che irrompe senza dare fastidio alla voce di Corgan qui molto espressiva. Un pezzo che deve qualcosa forse ai My Bloody Valentine (?); sarà che ho sempre in testa "When You Sleep", comunque... I capolavori sono "terminati"ma il disco procede godibile come era iniziato, cioè tra pezzi piu' rock ("X.Y.U") o dolci ("Stumbleine"). Non lo considero come molti un capolavoro, ma sicuramente il migliore della discografia della band di Chicago, con un ensemble di pezzi storici ed altri di poco spessore si, ma un ottimo album.
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p.s: scrivo recensioni per soddisfazione personale, quindi tra i commenti spero di non vedere la solita "già c'era non aggiunge nulla", ne sono consapevole ma voglio comunque dire la mia su un album che ho apprezzato; lo faro' anche in futuro.

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