Magari sto a scassarvi i maroni con i vecchi rimasugli degli Stooges ma vi giuro sulla testa di Iggy che fanno impallidire qualsiasi cagatella partorita dall'Iguana dopo il break della band che maggiormente ha influenzato il rock and roll degli ultimi trent'anni. Ho sparato la cazzata? Provate a chiedere un po' in giro, che ne so...magari ai Sonic Youth,  Mudhoney, Suicide, Loop, etc etc. e soprattutto a mezza Australia.

Stiamo vivendo tempi tristi e mosci, serve  qualcuno che ci prenda per le palle e ci spari "down in the street", ma purtroppo l'Iggy Pop di oggi è una parodia di se stesso, si è messo perfino a cantare "Le foglie morte" con immensa goduria dei fighetti musical -radical chic. Ed allora non rimane che scavare nel passato,  e magari tirare fuori roba ad alto impatto emozionale come può essere questo pugno di tracce registrate live in studio nel 1973 dal gruppo più motherfucker dell'universo. Una sorta di provini per la serie di concerti che sarebbe culminata l'anno dopo nel famoso live act finale della loro storia al Michigan Palace di Detroit, conosciuto come il concerto dei vetri rotti immortalato in "Metallic KO".

E' dunque il 1973 ed Iggy è stanco e va avanti a fiumi di eroina, Ron Asheton è incazzato perché relegato al basso ma James Williamson alla chitarra è un lama affilata, il pianista saturo di morfina Scott Thurston fa un lavoro rock and roll eccezionale con i tasti bianchi e neri...e allora chissenefrega se la registrazione lascia a desiderare! Gli Stooges ho cominciati ad amarli che gracchiavano da un registratore mezzo scassato e questi nastri, passati da Ron Asheton alla etichetta francese Revenge che un po' li ha ripuliti e pubblicati nel 1989 in questa sorta di bootleg in studio, hanno un valore non solo storico ma assoluto.

Basta far partire il disco e il miracolo si ripete come il sangue di San Gennaro che puntualmente fluisce  per la gioia della parrocchia e perché il boogie punk della titletrack ("La mia ragazza odia la mia eroina"...uno tra i titoli più belli del rock, opera dei fratelli Asheton!) ci dice tutto su che cosa invece scioglievano Iggy &  Co. in quegli anni. E poi un altro inedito come "Cock in my pocket" per saltare dalla sedia cercando in tutta la casa un'altra testa  con cui fare banging, fosse pure quella della nonna. Purtroppo le tracce più violente come queste, suonate a tutto volume, hanno gli strumenti che si "impastano" ma "Search & Destroy" qui la ascolterete come non la avete mai sentita nei live di Iggy successivi al periodo Stooges. La sua voce pare arrivare da un megafono dall'oltretomba della stanza accanto mentre le chitarre alzano un muro terrificante preso a picconate dagli assoli lancinanti di Williamson. Nei pezzi "lenti" la qualità sonora migliora e vi assicuro che qui c'è una delle più belle rendition di "Gimme Danger", come pure quella dolcissima ballata inedita di "Open up and Bleed" e la cavalcata doorsiana di "Head On", un altro inedito a firma di Ron Asheton. In questi tre brani si sente lo splendido lavoro di Scott Thurston al piano, mentre per tornare a far casino ci sono ancora versioni crude & selvagge di "Raw Power"e soprattutto di "Death Trip", con ritmica- bulldozer da parte di Ron e Scott "Rock Action" Asheton.

Agli adoratori del culto Stooges dico che questo disco registrato male non ha bisogno di aspettare maggio, settembre o dicembre per rinnovare il miracolo. Abbiate fede, mettetelo tutti i giorni e vedrete il sangue squagliarsi nelle vostre vene.

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