Travolgente. Questa è la parola che descrive "International Salvation", ottavo album della band del Massachussets capace di unire Hardcore punk e Street punk in modo godibilissimo. L'anno è il 2007, quando la band sforna questo ottimo disco capace di inculare la maggioranza delle odierne produzioni "panc-pop-merd" degli ultimi anni (simpol plan, sumfortuan, gud sciarlot). Ritmi veloci solo il necessari, chitarre aggressive come un grande felino lasciato a digiuno da una settima e pronto a saltarti alla gola, cantato adattissimo al tipo di testi, tutto questo fa di questo disco un "must".

Già, dall'intro si percepisce un atmosfera satura di rabbia, la gente è stanca di tutto ciò che è costretta a subire, urge una rivoluzione. E così la collera esplode, i testi cominciano a graffiare criticando tutto ciò che è a portata di mano rivelando una gran fame di verità. "Qui sta marcendo tutto, le cose vanno cambiate, siamo stanchi delle balle che ci raccontate, bisogna abbattere ogni forma di religione, ogni sorta di illusione mediatica, siamo immersi in un mare di ipocrisia e ingiustizia, questa è la verità, il spgno americano non esiste" questo sembrano gridarci i The Unseen. E lo fanno nel modo più naturale possibile, il loro è un concentrato di esasperazione che viene su dalle viscere che venendo liberata ci scarica addosso miriadi di motivi per insorgere.

Dall'inizio alla fine non si distinguno certo svariati stili musicali, ogni particolare del disco è spontaneo senza l'ombra della benchèminima riflessione, non c'è tempo da perdere in parti melodiche o intermezzi che sbandierano la propria tecnica, è una corsa a perdifiato finalizzata ad accrescere un desiderio di verità e di giustizia che di questi tempi si fa sempre più incalzante ma un'incognita resta: quando si arriverà al traguardo?

L'album è finito, ormai si è precipitati nel silenzio, ci  chiediamo cosa ci rimarrà di questa mezz'ora che ci ha scaricato addosso tutta questa tensione. Poi capiamo, il disco è finito, ma non è bastato, la rabbia resta e resterà ancora se non si cambia qualcosa, questo è il messaggio che intercettiamo.

Carico i commenti...  con calma