Niente da dire, ormai gli Used stanno perdendo credibilità disco dopo disco, soprattutto da parte dei fan di più vecchia data che hanno venerato i primi dischi della band di Bert McCracken, e che ora si ritrovano costretti ad ascoltare un tripudio di suoni emo rock-easy listening, tra tastiere, elettronica, scream fake e ritornelli facili facili.
Sicuramente prima gli Used erano meno 'radiofonici', ma alla fine con "Vulnerable" si ha il compimento del percorso intrapreso dal combo americano una decina di anni fa. Stiamo parlando, in parole povere, del tanto agognato disco della maturità artistica.

Disco che si apre con il singolo "I Come Alive", che però come opening track risulta abbastanza moscia, nonostante sia un buon pezzo. Momenti più energici arrivano con la stupenda "This Fire", "Put Me Out" e "Kiss It Goodbye", mentre i ritornelli da singalong li troviamo in "Hearts and Faces", "Moving On" e "Shine".

Anche se, di difetti, "Vulnerable" ne ha: le ballad presenti sono mal riuscite, mentre alcuni pezzi stentano a decollare.
Detto in poche parole: la prima metà del disco è ottima, mentre nella seconda ci sono vari momenti dove è meglio lasciar skippare il player. Stesso copione dei precedenti dischi della band di Bert McCracken, d'altronde.

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