Dormiveglia: stato tra il sonno e la veglia, non più realtà ma neppure incoscienza. Questa flebile frattura è la dimensione degli Walkmen, sembra di poterne afferrare le melodie eppure queste adoperano altri pentagrammi.
Una band sottostimata, di diritto nella storia della musica alternativa, che incarna tutt’ora l’ideale di band indipendente, fa quel che cazzo gli pare e coincide con quello che più l’aggrada, lontana dalla realtà ma mai troppo vicina al sogno. Gli Walkmen sono soprattutto, almeno per chi scrive, un gruppo con una delle voci più sorprendenti del creato: il lamento poderoso e impotente, tragicomico di Hamilton Leithauser.

C’è spazio per un po’ di tutto in questo quinto album della compagine di NYC. Si nota più gentilezza e una certa compostezza d’esecuzione. C’è Hamilton che disarma come non mai, con lui le canzoni acquistano una profondità inaudita: le spirali di “Blue As Your Blood” e “All My Great Designs” ad esempio. C’è la ciclopica solidità di Matt Barrick alla batteria, uno dei pochissimi in grado di sprigionare una tale vitalità, basti ascoltare l’isterica marcia carnevalesca di “Angela Surf City”. C’è una canzone che condensa tutta la maestria del gruppo di New York, la migliore del lotto e una delle mie canzoni preferite di sempre: “Juveniles”, brano d’apertura. Non c’è da preoccuparsi, siamo agli inizi, il tempo assume una propria concezione in questo disco e si dilata a piacimento, ce la prendiamo comoda gustandoci  il menù onirico: il soul anestetizzato di “Torch Song”, il surf gitaneggiante di “Woe Is Me”, la ballata ludica di “Stranded”, le convulsioni del bulbo oculare dei nostri 20 minuti di fasi r.e.m.: “Victory”.  Sul finale Hamilton e i delay delle chitarre ci cullano verso la fase più dolce del sonno, quando da piccoli correvamo nel lettone di mamma e papà, lì dormivamo sicuri, al riparo dai mostri in agguato nel buio: “While I Shovel The Snow” e la titletrack sono ambrosia per le nostre anime smarrite.

Un solo aggettivo: fenomenale. Un album non per tutti i giorni, non per tutti gli umori, ma sicuramente per coloro in grado di lasciarsi andare e immergersi nella musica.

Carico i commenti... con calma