Un sogno anni 80 che passa in chiave statica, accelerato al ralenti. Che si sdoppia e riverbera, luccicante lanciato veloce in autostrada. Ed è ricco di digressioni evocative che si spingono malinconiche verso l'orizzonte, scivolando lungo i margini della vallata. È bellissimo, è il solito disco di Granduciel e anche a sto giro stai sicuro che non ci scopi.

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