Hanno registrato nel 2005 le sette tracce che ne rappresentano l’esordio nella libreria di in una scuola elementare dalle parti di Melbourne. Nel 2006 hanno trovato casa alla Resonant, che garantisce la diffusione oltre confine.
Si avvalgono di una attrezzatura ormai d’ordinanza per la miriade di formazioni dedite a quello che per comodità chiameremo “post rock”: chitarra, basso batteria e campionamenti, con l’occasionale comparsa di metallophone e mandolino.
Ne estraggono quattro lunghi brani, ponendo in apertura i 18 minuti di “Gathering Pieces”.  Affatto frammentaria, a dispetto del titolo, è sostanza amniotica in delay.
Ed altri tre, più concisi, per un’ora abbondante di suoni ed atmosfere quasi implose, che non tentano di dissimulare la propria appartenenza a quella zona perennemente in bilico tra la dilatazione e la deflagrazione. Irrisolta per vocazione, sfibrata e a tratti sfibrante nel tentativo di conciliare l’inconciliabile, sonda senza soluzione di continuità uno spazio che da interiore diviene esterno e si fa orizzonte indefinito.
Lo fa con approccio emotivo ma controllato, dedicando estrema attenzione alla texture: i rari tocchi di elettronica e i campionamenti (una macchina per scrivere in “6pm”, ad esempio) si integrano perfettamente al corpo degli altri suoni, senza tentare sorprendenti bizzarrie.
Generando, piuttosto, uno spettro sonoro sviluppato intorno ad una chitarra cangiante, spesso liquida e circolare, a volte spinta verso piccoli furori abrasivi.
Un flusso dal quale affiorano zone d’ombra e sfumature di luci, tensioni e abbandoni, dettagli quasi impercettibili e apparenti sospensioni percorse da inquieta elettricità.

La muta voce di questo capitano che non tenta di convincerci, mentre perdiamo quota, che va tutto bene, mi convince invece del fatto che probabilmente coloro che subirono il fascino di precedenti e più note produzioni “post rock”, percorreranno piacevolmente “Storyboard” come un piccolo sentiero che si dirama da quella strada apparentemente tracciata nel bel mezzo del nulla.
Ascoltatevi i samples, magari ci azzecco.

Voto: 3,5.

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