La cosa che mi ha sempre affascinato di Song To The Siren, è il fatto che essa mi inquieti in maniera considerevole.

Io immagino questo lamento cantato da un fantasma che si aggira tra le onde, non necessariamente oceaniche, ma anche sonore che accarezzano.

Ho deciso di scrivere a proposito della versione dei This Mortal Coil (che poi altro non sarebbero che gli artisti dell'etichetta 4AD scelti per un progetto fenomenale) in questo caso quindi dei Cocteau Twins, poiché è tramite questo disco che conobbi il capolavoro, ed è quindi questa che mi è rimasta nel cuore.

La tipica chitarra che accompagna il canto della Fraser ormai è un avvertimento, un faro che illumina le paura e che tende a farti capire che l'attesa termina.

Un fantasma che scaccia via la tenebra, e non sai ancora se quel bagliore sia segno divino di pace, o l'arrivo della tempesta che ti spinge a salpare lasciando tutto alle spalle.

Ecco cosa mi evoca, lasciare tutto alle spalle, e la frase:

I did all my best to smile

indubbiamente quella che mi è rimasta impressa maggiormente per qualche strano motivo, come se ci fosse molto altro dietro.

Puoi salire a bordo per cercare nuove terre, puoi salire a bordo per recarti in acque buie e affondare.

E cercare di sorridere, pensando a ciò che hai vissuto.

Chissà se Tim o se noi abbiamo trovato la nostra sirena, qualunque cosa ella abbia in serbo.

Sono le sirene che cantano ai pirati per tenderli in trappola, tranne in questo caso.

Se si deve proprio morire, muoio tra le tue braccia, deve aver pensato.

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