Thom Yorke ha un viso asimmetrico... è o vuole sembrare strabico ed è rosso, magro.
Nascosto dietro il ruolo di front-man lui sparisce. Da solo è tutto; si può ora permettere di dirigere dovunque il suo occhio sempre "altrove".
Con "The Eraser" diventa visionario e sussurrante, e spariscono le architetture della collaborazione. La musica segue la voce e la voce è uno strumento musicale.
Tutta la sua potenza sta nella tenerezza e nell'immaginazione.
E' davvero evocativo questo album, sa di post-catastrofe e di onde ed è pieno di quella dolcezza arresa di chi non può più fare nulla perchè sopraffatto dagli eventi.
"I'm coming home ...to make it all right so dry your eyes"
Mi sono innamorata di questo album al primo ascolto; ho sempre seguito i Radiohead ma mai così intensamente trasportata. Sempre con l'interesse e la sicurezza di trovare un prodotto originale e di qualità. Però quella qualità oggettiva, analizzabile e scomponibile, che hanno le cose che non ti piacciono.
The Eraser mi piace e non vi dico oltre sulla storia, sul genere, sulla tendenza. Per questo leggete altre recensioni...
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