Che lo si voglia o no i Thursday sono stati uno dei gruppi che più hanno segnato l'ultimo decennio.

Hanno rivoluzionato uno dei generi più sputtanati di sempre, l'emocore post anni 2000, elevandolo ad un livello di eccellenza difficilmente raggiungibile, e "Full Collapse" è l'inizio di tutto (o meglio, è il primo album sotto major poichè il debut "Waiting" è stato realizzato dall'etichetta indipendente Eyeball). Mi piace pensare al percorso del combo originario del New Jersey come al volo di una colomba, volatile particolarmente significativo per la band: è inannzitutto il loro logo, creato dal chitarrista Tom Keeley, e nei testi si ritrovano diversi riferimenti all'uccello; un volo ad ali spiegate, tra le nuvole appena sopra la città, osservando quello che accade in basso. Perchè è questo il panorama che descrivono i cinque: una corsa, rapida, veloce, tra le strette vie di una metropoli, una corsa che poi si fa più lenta quando la pioggia diminuisce, ma che poi implacabillmente ritornerà.

Bisogna subito precisare che la nasalissima voce del grande Geoff Rickly difficilmente piacerà al primo ascolto, se si riesce ad andare oltre a questo, a sentire tutta l'anima che ci mette, da quanto in profondità provengono gli scream... bè gran parte del lavoro è fatto. Perchè i Giovedì non sono solo la straordinaria prova vocale appena descritta, che già di per se basterebbe...il loro splendore risiede in egual modo negli intrecci che riesce a creare il duo Keeley-Pedulla, nei mai banali cambi di tempo, che ti colpiscono quando meno te lo aspetti, nelle incredibili aperture melodiche, nelle sfuriate metalliche, nei piccolissimi breakdown appena accennati. Sarebbe superfluo inoltre fare un'analisi track by track, si toglierebbe gran parte del gusto della scoperta, ma se volete scegliere un paio di pezzi per capire di cosa sto parlando partite da "Cross Out The Eyes" e "Paris in Flames".

Non vi è nulla di scontato, di già sentito, ogni stacco, ogni urlo, colpiscono come frecciate al cuore. E' qui che si trova la componente più emo del gruppo, ricordando a tratti i Sunny Day Real Estate, ma questo è solo l'inizio, perchè catalogarli appunto come "emo" o "post-hardcore" sarebbe quanto meno riduttivo, nonostante le loro radici provengono proprio da questo calderone.

"Full Collapse" è solo l'inizio del volo della colomba, un volo incessante, che quando batte la pioggia sembra stentare, rallenta, ma poi si alza, guardando la città, spiegando le ali d'aquila.

Carico i commenti... con calma