Se l'amore è in sedicesimo l'incontro dello sciamano con la dea, la musica è in sedicesimo l'amore.

E' piccolina la musica, molto piccolina, una pozzanghera che riflette l'arcobaleno, un fiore da niente, che, appena lo guardi appena più di un attimo, non è più solo quel fiore.

Non lo è e non lo può essere, visto che siam noi che lo guardiamo...

E così nel nostro sguardo, grazie a quell'apparire improvviso, comincia come un vagabondaggio, che è di nuovo musica.

Oh si, la musica è una specie di passeggiata sognante.

“Inseguendo per un attimo il blues che fugge” diceva Tim Buckley e fa niente se la traduzione è magari sbagliata.

Ah, conosco poche cose che restituiscano così bene l'idea del vagare senza meta come questo album: forse il miglior Coltrane, forse “Rock bottom” dello zio Robert o magari certe delizie craute...

Anche se qui, proprio qui, c'è qualcosa in più...

Che qui, proprio qui, la ricerca (il vagare) rimane nell'ambito di una mirabile immediatezza dove tutte, ma proprio tutte, le musiche dell'anima si dicono buongiorno o ciao come stai...

Qui c'è un suono d'insieme che si insinua sottopelle, una specie di carezza che lascia spazio alla magia della voce.

E quando la voce si concede un po' di riposo, i musicisti si prendono la scena con una delicatezza infinita: le mille lucine che si accendono e si spengono dell'elettrica di Underwood o il suono da carillon metafisico del vibrafono di non mi ricordo chi.

La voce di Tim non riesco, no davvero non riesco...

Virile e femminile a un tempo, è come il volo di un uccellino da niente, il planare regale di qualsiasi cosa vi sembri regale.

Come un sismografo che oscilla la dove oscilliamo noi.

Come...oh basta...

Ah la cosa buffa è che questo è un disco di scarti, pubblicato per stemperare gli sperimentalismi della prima facciata di “Lorca”...

Un disco di scarti, ah ah ah!!!


  • madcat
    10 ago 16
    Recensione: Opera:
    Di Tim Bucley ho solo Lorca e Goodbye and hello. Stimolo in più per recuperarlo. Bel stimolo in più.
    • mojo
      10 ago 16
      consigliabilissimi anche "Happy sad", "Starsailor" e il live "Dream letter"...grazie per l'immaginifica...
  • bluesboy94
    10 ago 16
    Recensione: Opera:
    Questo disco (lo devo proprio dire) ha la sfortuna di trovarsi in un filotto di dischi strepitosi che inizia da "Goodbye..." e termina con "Starsailor"; se si trovasse in una discografia qualitativamente più povera, il suo valore sarebbe inquadrato a dovere e sarebbe inneggiato come un capolavoro tra i più grandi della musica rock e generi affini.
  • Buzzin' Fly
    10 ago 16
    Recensione: Opera:
    questo disco mi mette una malinconia insopportabile, mai ascoltato tutto insieme. Solo per questo futile e personale motivo immenso. Non fra i migliori ma si misura l'immensità ?
    • mojo
      10 ago 16
      pensa che invece per me è una malinconia rasserenante...disco letteralmente consumato dagli ascolti...
  • SilasLang
    10 ago 16
    Recensione: Opera:
    MERAVIGLIOSO. Assieme a "Lorca" e "Starsailor" tra i miei preferiti del buon vecchio Tim. Oltre ad essere uno dei miei dischi preferiti di sempre.
  • CosmicJocker
    10 ago 16
    Recensione: Opera:
    Ah Tim..per me questo sale sul podio..superato solo da Lorca e Starsailor
  • lector
    10 ago 16
    Recensione: Opera:
    Non so neanche io perché, ma alla fine dei conti questo è il disco di Buckley che ascolto più spesso.
  • Miss Kinotto
    11 ago 16
    Recensione: Opera:
    Accidenti al mio vizio di far paragoni quando so di far sempre scelte infelici nei paragoni. Va be, è più forte di me. Questo disco a confronto degli altri suoi fino a Star Sailor, mi ha sempre dato l'impressione di essere quello che Sea Change è per Beck. Non so se ho reso. Al gioco dei preferiti io dico Happy Sad, un disco che mi manda fuori di melone come pochi. Te bravo as usual ma, permettimi, non la tuo meglio (secondo me).
  • SalvaDM
    11 ago 16
    Recensione: Opera:
    Disco meraviglioso, tra i suoi migliori ed il mio preferito di Tim insieme a 'Starsailor'
  • paolofreddie
    11 ago 16
    Recensione: Opera:
    Gli preferisco "Happy Sad", "Lorca" e "Starsailor".
    Il primo che ho citato è tra i miei dieci album preferiti della storia. In sei pezzi la perfezione formale, il sogno e la perdizione, la tristezza più profonda e il guizzo vitale. Tim in "Happy Sad" più che in altri album è in bilico tra morte e vita, con il cuore sempre colmo di amore, con una voglia irrefrenabile di cantarlo, di sceglierlo come ragione della sua poetica. E poi quell'erotismo, a tratti sottile ("Buzzin' Fly"), a tratti esplosivo ("Gipsy Woman").
    "Blue Afternoon" è stato il primo disco di Tim che ho ascoltato, e, come ha già detto qualcuno sopra, è un qualcosa di devastante, che non si riesce ad ascoltare per intero. La prima volta ho dovuto togliere, poi però sono riuscito ad ascoltarlo dall'inizio alla fine, tempo dopo.
    Non c'è album di Tim che non sia un capolavoro o comunque bello.
  • hjhhjij
    11 ago 16
    Recensione: Opera:
    Inutile che dica sempre le stesse cose.
  • luludia
    12 ago 16
    Recensione: Opera:
    per anni è stato il mio artista preferito, ora è sul podio, con Nick e Syd che si contendono la medaglia d'oro...se poi vogliamo fare il giochino per me il più bello è questo, poi vengono in ordine "Goodbye and hello", "Lorca", "Starsailor", "Dream letter" e "Happy sad"...tutta roba da cinque palle, pure sei...
    • luludia
      12 ago 16
      mojo sei un bastardo, questo volevo recensirlo io...e, come al solito, mi hai rubato gli appunti!!!
    • luludia
      12 ago 16
      ti metterei uno, ti metterei...
  • heartshapedbox
    31 ago 16
    Recensione: Opera:
    dolce.

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

Per vivere con pienezza la vera esperienza dello stare sul DeBaser è bello esserci registrati.
Quindi Accedi o Registrati