Cantautore e sperimentatore vocale americano noto per l'estensione e la versatilità della sua voce e per un percorso che dal folk si evolse verso jazz e sperimentazione. Attivo dalla metà degli anni Sessanta, la sua produzione include album unanimemente discussi come Goodbye and Hello, Happy Sad, Lorca e Starsailor. Morì prematuramente nel 1975.

Collaboratori e figure ricorrenti nelle recensioni: il chitarrista Lee Underwood e il paroliere Larry Beckett. È padre del musicista Jeff Buckley. Nelle recensioni si ricordano la forte sperimentazione vocale e l'influenza di jazzisti come Coltrane e di musicisti come Miles Davis; la carriera discografica documentata va dall'esordio del 1966 fino alla morte nel 1975.

Collezione di recensioni dedicate a Tim Buckley su DeBaser: si parla della sua voce straordinaria, del percorso dal folk verso sperimentazioni jazz/psichedeliche e dei dischi-cardine (Goodbye and Hello, Happy Sad, Lorca, Starsailor). Le recensioni mescolano analisi musicale, ricordi personali e suggestioni emotive.

Per: Appassionati di canto d'autore, sperimentazione vocale e musica sperimentale anni '60-'70.

 E' un numero felliniano, con Nino Rota che ha sulle spalle una scimmietta psichedelica.

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 "Song To The Siren" è l'emblema di un viaggio interstellare unico, la voce di Tim un saliscendi impetuoso di note ardite e impossibili che ti strappa il cuore e lo stringe a sè, solitario Navigatore Delle Stelle.

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 Timothy Charles Buckley III nacque ad Amsterdam, New York, il giorno di San Valentino del 1947.

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