Insomma, se si possono recensire i concerti, magari gli editors pubblicano anche questo mio modesto scritto sul dancebatukeira.

Non é mia intenzione rompervi le palle raccontandovi delle mie ferie, fra l'altro meritatissime visto che son tre anni che non esco dal Pernambuco (mancanza di grana; grazie papá per gli euri, ti voglio bene). Non voglio neppure annoiarvi con le tredici ore di autobus che separano Recife da Salvador e le nove da Salvador a Hileus in compagnia di mia moglie, mia figlia e del mio (semi)nuovo i-pod arrivatomi dall'italia per vie traverse, sul quale giravano preferibilmente Melvins e Don Caballero di giorno e Robert Fripp di notte.

Piú interessante diventa il tutto, dopo i seicento metri di terra battuta che separano la "Fazenda Cultural Ouroverde" dall´asfalto di Serra Grande che, circondati da una fitta foresta atlantica e qualche piccola piantagione di cacao ci portano in una splendida radura con tanto di laguna. Si notano quattro piccoli immobili distanti l´uno dall´altro duecento metri circa, il primo é uno spogliatoio con bagni, il secondo la mensa con cucina, poi la casa di Tizsa e Cabello e infine lo spazio dove si svolgono le attivitá.

Dancebatukeira é un evento culturale che si svolge due volte l'anno, con capoeira angola, danza afro e percussioni. Le lezioni si svolgono sia la mattina che nel pomeriggio, ed é un gran bel sudare, imparare e divertirsi, poi un bel bagno nel laghetto e la sera, dopo una cena succulenta, si suona e si canta ancora. Non che serva essere musicisti, i padroni di casa sanno metterci a nostro agio, guidandoci nell'approccio a i vari ritmi, bellissima la serata dove abbiamo formato una batteria di samba sotto la direzione di Cabello.

L'evento é alla dodicesima edizione, si svolge in un luogo incantevole, e si mangia pure bene, vi partecipano un massimo di trentacinque persone.

In quest'ultimo c'erano Americani, Israeliani, una finlandese, un messicano e un "italianão" (io), oltre ai brasiliani, con la piacevole partecipazione di Mestre Cobrinha e una Mãe di Santo, ossia una sacerdotessa del candomblé, che ha tenuto una piccola conferenza sulla religione afrobrasileira e sulla sua sofferta vita.

E' stata un'esperienza molto intensa ed emozionante, forse solo i capoeristi possono capire a fondo quello che vorrei esprimere, quel sentire le vibrazioni che confluiscono fra gli individui in un atmosfera magica come questa, come in una roda di capoeira. Eppure il dancebatukeira a differenza dei classici incontri di capoeira, che sono per gli "addetti ai lavori", offre una gamma di proposte culturali che potrebbero piacere a qualunque persona. Un esperienza tale che son sicuro riuscirebbe a far affiorare quel ritmo interiore che tutti possediamo latente, che manderebbe un raggio di luce a chi é all´oscuro dalla cultura afrobrasiliana.

"Non voglio piú essere solo spettatore dell'arte altrui, ma essere io stesso protagonista, dare e assorbire, contribuire partecipando, nutrendo con l´energia colletiva la mia autostima. Non importa essere fra i migliori ma essere parte del tutto. Non esiste etá o condizione per fare qualcosa di bello, basta la passione".

Questa mia nuova disposizione é forse il piú bel regalo che mi son fatto negli ultimi anni grazie al Brasile e alla capoeira.

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