"Freaks" è senza dubbio un film sconvolgente e pregno di significati in un'epoca come quella attuale in cui il diverso è visto con sospetto e paura, figuriamoci negli anni trenta in cui le persone deformi venivano lasciate al loro tragico destino, se non la maggior parte delle volte soppresse alla loro nascita.

E' innegabile che trovarsi di fronte "uno scherzo della natura" come lo può essere un nano, una donna senza braccia che fà tutto con i piedi, dei gemelli siamesi o un uomo spillo, può suscitare in quelli che per definizione sono considerati normali perchè rientranti nel classico modello umano, ribrezzo, paura, divertimento, pietà. Nessuno (me compreso), almeno alla prima impressione, si chiede se un essere del genere che non saremmo nemmeno certi di qualificare come uomo o donna, abbia dei sentimenti, provi amore, gioia, rabbia o dolore. Questo perchè siamo sopraffatti dall'impatto estetico iniziale che mette in secondo piano tutto il resto.

In ogni caso saremmo tentati a credere di trovarci davanti delle persone estremamente sfortunate per cui nutrire compassione, e, per questo, saremmo portate a considerarle delle persone deboli. Tod Browning ribalta tutte le nostre stereotipate credenze con un'opera assolutamente rivoluzionaria se pensate all'anno in cui è uscita, tant'è che in molti paesi non se ne comprese appieno il messaggio e se ne vietò per molti anni la proiezione.

I "Freaks" non sono attori consumati o il risultato di un brillante make-up, ma assolutamente reali. Il regista americano ce li mostra nella loro quotidianeità circense e nel rapporto con gli esseri umani, per così dire, normali. All'inizio e per buona parte del suo corpo, il film sembra incanalarsi nella solita storiella del più forte e cattivo della situazione (essere umano convenzionale) che si prende gioco in maniera crudele del più debole (freak), salvo nel finale far vincere il "e tutti vissero felici e contenti" grazie all'intervento di un forte stavolta buono che salva il più debole per far trionfare la giustizia e l'uguaglianza.

Non è così.

I Freaks hanno una loro legge, facendo del male ad uno di loro, lo fai a tutta la comunità. Non hanno bisogno dell'aiuto dell'uomo normale.

Lo spettatore, nel momento in cui si consuma l'inquietante conclusione, si rende finalmente conto che i Freaks sono persone normali e con pari dignità degli uomini senza deformazioni, perchè non solo provano gli stessi sentimenti di amore, gioia, dolore, ma, soprattutto, perchè sanno essere, al pari degli uomini considerati normali, cinici, vendicativi, estremamente crudeli e spietati. In questo l'uomo non può cambiare, perchè l'animo umano, al di là di tutte le differenze corporali, non cambia.

Un film in cui si fà prevalere la realtà, non la retorica ed il buonismo, difficilmente lo vedremo mai sugli schermi.

Un film, che per questo e non solo, è assolutamente un monumento.

Carico i commenti... con calma