Immaginate di essere giovani e di avere tutta la vita davanti a voi.

Immaginate di essere dei romantici sognatori e di aver appena finito di leggere le ultime pagine di On The Road di Jack Kerouac.

Immaginate di vivere una comune vita nella vecchia New Orleans e di avere da un giorno all'altro chilometri di terra selvaggia da percorrere dinanzi a voi, accompagnati da due fedeli primedonne: la vostra vecchia valigia e l'inseparabile chitarra acustica.

Gli ingredienti per un disco romantico e allo stesso tempo avventuroso ci sono tutti. Ambientato in un fantastico mondo inventato di nome "Texico", il viaggiatore Tom Faulkner cattura le emozioni selvagge e dolci delle terre fra Texas e New Mexico, sfondo principale delle sue appassionate e allo stesso tempo amare avventure.

E Tom sa proprio portarvi con lui sulla strada per una manciata di minuti: potrete sentire la sua stessa eccitante ansia prima della partenza, quando richiama tutto il coraggio necessario a rapporto, invocando il cuore ad ascoltare la sua paura e la sua emotività con la ballad acustica "When You Call Upon The Heart".

Con la potente southern-blues "Lost In The Land Of Texico"  non saprete se essere felici o tristi di esservi persi nei fantastici e sconfinati paesaggi inventati, mentre il cielo si scurisce all'orizzonte, il Rio Grande si rigonfia lentamente, e voi non potrete far altro che rifugiarvi in una vecchia cantina a bere Margarita e farvi intrattenere da qualche premurosa donzella.

Con "River On The Rise"  rievocherete i vecchi blues neri, in cui la triste e intensa voce di Tom non stona per niente.

In un viaggio che tocca varie località non mancheranno gli incontri, come non mancherà una ricerca nell'amore come compagna, anche se fugace: "Angelina"  è un romanzo dedicato ad uno questi amori sfuggevoli, in cui palpabili sono la tristezza e il dolore di un addio, e il vostro cuore piangerà assieme al cantautore che tristemente invoca "Angelina, Yo no puedo olvidar"!

Con "Do Bea's Dance"  ci si ritrova d'un tratto in una sala da ballo nera, dove Cajun e Rock si incontrano perfettamente, e la voglia di mettersi a ballare insieme a Tom e insieme ad altre mille interessanti facce vi sovrasterà.

Ma fermarsi in un solo posto è una cosa inconcepibile in situazioni come queste e l'"Highway Man"  prima o poi deve lasciar alle spalle una città e riprendere il cammino per andare incontro alla prossima avventura... Cosa troppo spesso dimenticata è la malsana alimentazione on the road, quindi, perché non invocare un inno al "Fried Chicken Skin"? Lo assaggerete magari in un locale vuoto, semibuio e anche un po' losco, in cui vi renderete conto di essere assolutamente soli e di non avere nessuno accanto che vi possa dare una mano o un buon consiglio, "Nobody There To Love Me": eh si, a nessuno interessa realmente quello che state pensando o quello che farete appena lasciato il posto.

Lasciare una città è sempre doloroso dice Faulkner, che in "Get Out Of Austin" si vede costretto ad andarsene, poiché una dolce Rosine adora i triangoli amorosi, ma Faulkner sembra pensarla diversamente anche se nel suo tono "southerneggiante" giura di aver pensato di esser stato in paradiso assieme a lei per un certo periodo.

E come ogni viaggio ha un inizio, ogni viaggio ha una fine. La dolcissima "Sign Of Love"  non può far altro che spezzarvi il cuore: avete girato una buona parte d'America, avete visto tante facce, avete corso tanti pericoli, avete amato intensamente e siete cresciuti, ma alla fine tornate sempre alle vostre origini, ai vostri luoghi d'infanzia e a tutto ciò che avete amato e a cui non potete fare a meno di amare.

Perdetevi pure nella terra di Texico, e sono sicura che quando ritroverete la strada sarà solamente un dolce risveglio.

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