"Forbidden" del 1995 rappresenta il canto del cigno per il nome "Black Sabbath": un album dato alle stampe troppo prematuramente, un solo anno dopo l'ottimo "Cross Purposes": debole e poco ispirato, anche se non privo di spunti interessanti, si rivela un fiasco di vendite e di critica. Da quel momento in poi Tony Iommi inizierà una lunghissima fase di riflusso della propria carriera, tutt'oggi in atto e il frontman Tony Martin, dopo una lunga serie di partecipazioni a vari progetti musicali, ritorna sulla scena nel 2005 nella sua veste di musicista a tutto tondo con "Scream": non più solo cantante ma anche bassista, batterista e produttore, con il valore aggiunto del fido Geoff Nicholls, sempre in grado di fare la differenza alle tastiere e del figlio Joe Harford come chitarrista principale.

Se il primo album solista, "Back Where I Belong" del 1992 rappresentava un allontanamento dallo stile dei Sabs, in "Scream" Anthony Philip Harford (vero nome del nostro) sembra quasi voler ribadire con orgoglio il suo nobile retaggio, assestandosi su un hard rock/metal più massiccio che veloce, in cui dimostra di aver fatto tesoro degli insegnamenti del maestro Iommi: la brevità dell'album ne assicura l'assoluta scorrevolezza e longevità d'ascolto, la pregevolezza delle composizioni e la pulizia dei suoni a della produzione fanno il resto: "Scream" è un grande album, che inizia con una canzone sicuramente estranea al contesto ma di grande valore storico oltre che musicale, "Raising Hell", registrata nel 1998 con Cozy Powell alla batteria, pochi mesi prima della sua prematura scomparsa: scritta originariamente de Geoff Nicholls per i Black Sabbath, è un pezzo dalle venature AOR, di facile presa grazie al bel giro di tastiere che ne disegna la melodia e al piglio ironico e sbarazzino dell 'interpretazione di Martin. Potenzialmente un ottimo singolo di lancio, ma "Raising Hell" non rappresenta lo stile dell'album, che viaggia su coordinate decisamente più sabbathiane: ad esempio nella raffinata struttura di "Bitter Sweet", imponente e caratterizzata da vari cambi di tempo, si innesta un riff chiaramente ispirato a quello di "Symptom Of The Universe", che dà il via ad un meraviglioso finale in accelerazione, mentre "Faith In Madness", per il suo inizio "soft" e il sound marcatamente Iommi-inspired ricalca lo stile di "The Hand That Rocks The Cradle" o "Can't Get Close Enough To You". "I'm Gonna Live Forever" è una cavalcata hard rock da manuale, più veloce ed epica delle precedenti, che fa da sostanzioso antipasto alla maestosa titletrack, introdotta dal solenne organo Hammond di Geoff Nicholls inframmezzato dal rombo di una motocicletta, che si libra in un chorus liberatorio seguito da un azzeccatissimo e sorprendente assolo di violino, suonato dallo stesso Tony Martin, che corona il pezzo di maggior classe ed inventiva dell'album, un turbinio che rievoca perfettamente l'immagine in copertina.

Dopo questo sostanziosissimo poker d'assi che forma lo zoccolo duro di "Scream", il disco continua con un po' di mestiere nelle successive "Surely Love Is Dead" e "The Kids Of Today (Don't Understand The Blues)", in cui spicca ancora l'organo di Geoff Nicholls, per chiudere con "Wherever You Go", una breve ballata acustica che non riesce purtroppo a decollare e "Fields Of Lies", composizione abbastanza lunga ed elaborata, anche se essenziale ed aggressiva, inizialmente di minor impatto rispetto al resto dell'album, ma nel complesso una chiusura molto azzeccata e facente per l'album di un musicista che senza atteggiarsi, senza suscitare clamore ma sempre con grande sincerità, passione e talento dimostra ancora di essere sinonimo di grande musica. Ottimo come cantante, songwriter a tuttotondo e anche come batterista, Tony Martin con "Scream" riesce a reinterpretare in chiave moderna, heavy e più veloce il sound dei Black Sabbath, seguendo come spunto iniziale la falsariga di "Cross Purpouses" e riuscendo ad aggiungerci sempre qualcosa di suo. Ottima e graditissima conferma in attesa del sospirato terzo album solista "The Book Of Shadows", che spero in futuro di potervi raccontare su queste pagine.

Elenco tracce e video

01   Raising Hell (04:41)

02   Bitter Sweet (04:56)

03   Faith in Madness (05:34)

04   I'm Gonna Live Forever (04:29)

05   Scream (05:08)

06   Surely Love Is Dead (05:04)

07   The Kids of Today (Don't Understand the Blues) (04:09)

08   Wherever You Go (03:00)

09   Field of Lies (06:37)

Carico i commenti...  con calma