Se c'è uno di quei gruppi che aiuta e fa bene alla musica, i Tool lo sono sicuramente. E se questi vengono a Roma, per presentare dal vivo il loro ultimo album, è un'occasione da prendere al volo. E così è stato.
I Tool fanno un Progressive Rock-Alternative Metal unico nel suo genere, composto da tablature complesse e canzoni molto lunghe. A mio modesto parere non c'è un loro album che non valga la pensa di essere comprato, poichè sono tutti meravigliosi: "Undertow", "Lateralus", l'ultimo "1000 Days" e specialmente "Aenima" che chiamarlo capolavoro è diminutivo. E così dopo varie vicissitudini, il 21 Giugno riesco ad andarmi a godere questo puro spettacolo. All'inizio il luogo stabilito per il concerto era il centrale del tennis, quindi all'aperto e secondo me sarebbe stato molto meglio, ma purtroppo o per motivi tecnici o per l'eccessiva presenza di pubblico (non l'ho ancora capito) lo show è stato spostato al Palaghiaccio di Marino, luogo sicuramente più grande ma con un'acustica peggiore, perché al chiuso. Comunque non importa, sono sicuro che sarà uno spettacolo. Arrivo verso le 20 e per parcheggiare la macchina bisogna farsi milioni di volte il giro del Palaghiaccio, ma alla fine per fortuna io e mio padre riusciamo a trovare il posto, anche se tra gli smadonnamenti perché parcheggiare con i crampi è una bella rottura di palle. Dopo essermi comprato la maglietta con tutte le date del loro tour, entro dentro l'arena e devo dire che di pubblico ce n'era davvero tanto. Dimostrazione che i Tool, sono un gruppo molto amato ed apprezzato dai romani e non.
Senza neanche uno special guest di supporto, come invece annunciato, verso le 22 entrano sul palco i 4 americani e dopo l'intro iniziale "Lost Keys" lo show comincia con una grandiosa "Rosetta Stoned" canzone di una durata vicino ai 15 minuti. Ottima la performance durante questa canzone, come del resto anche tutte le altre, ma già da qui si capisce come già detto che l'audio non è dei migliori. Invece, molto buona è stata l'idea di mettere dietro al palco dei maxischermi su cui venivano riproposte varie immagini, tra cui i video dei Tool. E quindi ecco che tra la gioia collettiva, parte le stupenda "Stinkfist" riproposta in versione integrale, come quasi sempre dal vivo. Si continua con un altro estratto da "Anima", cioè "46 & 2" per poi tornare alle ultime song come "Jambi" davvero magnifica, suonata senza sbavature. Ed ora un altro classico della band: "Schism" è il prossimo pezzo in scaletta e fa davvero entusiasmare tutti i presenti, soddisfatti fino a qui dello straordinario spettacolo a cui si sta assistendo. In seguito, viene proposta "Right In Two" estratta dall'ultimo album e poi "Sober" con un intro-assolo di Danny Carey dietro le pelli da far venire i brividi, per la sua difficoltà, bellezza e maestria nell'essere suonato. Stupendo!!!! "Sober" ovviamente è stato un altro pezzo straordinario, che dal vivo rende ancora di più. E poi ecco che arriva "Lateralus" ennesimo canzone capolavoro targato Tool. Come già detto all'inizio non c'è una canzone o album che non mi piace dei Tool, quindi non posso che parlar bene di loro. Il duo finale è affidato ad un altro estratto dal loro ultimo album, ovvero "Vicarious" che è stata a dir poco fantastica e poi l'immortale "Aenima" di bellezza inaudita. So che a volte posso essere ripetitivo nella descrizione delle canzoni, ma non so più come descriverle, perché le loro song trasmettono emozioni indescrivibili, trasmettono potenza, trasmettono gioia di ascoltare musica, ecc. Insomma, il concerto finisce tra i loro abbracci ed i saluti dei 4 dedicati a noi, entrano nel backstage e purtroppo da li non riusciranno più.
Concerto ottimo, in cui Maynard ha cantato tutto il tempo rigirato ed il batterista ha fatto una prova bestiale, confermandosi per me tra i migliori in circolazione. Peccato per solo l'ora e quaranta di durata del concerto, perché per 40 euro di biglietto almeno 2 o3 altre canzoni le avrebbero potute fare, tipo la magnifica "Parabol-Parabola". Comunque grande show, che mi lascia sicuramente soddisfatto. Voto: 9-. Torno a casa, felice di ciò che ho visto. Ciao.
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