Definiamo musicale un album come questo? direi di si... è possibile ... è consigliato definirlo musicale ... conoscere l'inglese è indispensabile, almeno per farsi un sacco di risate alla faccia del popolo americano, quasi lo conferma lo stesso Tuli Kupferberg nelle note: "l'America è probabilmente insana" !!!

Lo era allora, nel 1967, quando venne pubblicato "No Deposit No Return", lo è oggi !!!

E' un album che al di la del contenuto demenziale fa riflettere. Attuale oggi più che mai, in epoca di globalizzazione l'intero pianeta terra è divenuto popolo di persone insane !!!

Tuli Kupferberg è un poeta della tardissima beat generation amico personale di Allen Ginsberg, negli anni '60 è tra i fondatori da prima dello spettacolo teatrale dei Fugs, di seguito del complesso che porta lo stesso nome anche se non è un musicista propriamente detto, scrive testi, organizza serate di teatro musicale, è stato comunque un componente fondamentale della prima formazione, quella abbinata ai due Holy Modal Rounders (i mentori musicanti degli stessi Fugs) tanto per intenderci. All'epoca viveva nell'East Side al Village di New York City, gestiva assieme ad Ed Sanders una specie di buco nero dove si potevano acquistare libri degli autori più underground di tutto il pianeta, spesso pubblicazioni al limite del lecito e stampate in ciclostile. Lo stesso Kupferberg scrive e pubblica di tutto, da raccolte di poesie a piccoli compendi, dal libro dei consigli per vivere senza lavorare a quello per fare bene l'amore. Dopo aver collaborato attivamente ai primi due dischi dei Fugs, Kupferberg assieme a Gary Elton concepisce, imbastisce, crea e produce questo incredibile disco, probabilmente l'ultimo colpo di coda della beat generation.

Nello specifico il buon Tuli, definito dai più "il poeta gentile della New York sotterranea", non fa altro che leggere annunci pubblicitari, matrimoniali e altre cazzate simili prelevandole da vari giornali e quotidiani dell'epoca. Gary Elton contribuisce al montaggio e alla sovra-incisione di svariati rumori e suoni: piani e sitar scordati, vecchie marcette ed inni militari, musica pop o classica riciclata da dischi a 78 giri, cori di boscaioli, gatti in calore, vetri che vanno in pezzi, uomini che si fanno pestare dalla polizia o frustare sadicamente per puro piace sessuale, strani versi, urla di dolore? (o di piacere?), scaccia-papere, armonica a bocca che intona l'inno nuziale, aerei da turismo scassati, bulldozer, ululati sovra-umani, pompette per il pene, muggiti di vacche giocattolo, catenacci striscianti, strumenti di lavoro, rissa alla tavola calda con inevitabile intervento del braccio duro della legge, fiera di paese, proclama russo in musica al socialismo perfetto, casalinghe che canticchiano aspettando l'arrivo del gigolò ordinato per telefono, la canzoncina "Howard Johnson's Army" e chi più ne ha più ne metta.        

La parte "definiamola rumorista" si incasella perfettamente ai temi trattati, temi recitati dalla calda voce di Tuli mentre la sua "prosa" drammaticamente irriverente preleva dagli annunci, definiti dallo stesso "poesie pop", forma il fulcro contenutistico di No Deposit No Return. In effetti non sono presenti testi dall'autore; tutto ciò che si ascolta in questo disco sono studi sociali basati soprattutto sull'educazione sessuale scolastica, tanto puerili quanto insulsi, tentativi governativi per dissuadere i giovani all'uso delle droghe, annunci di gente dai gusti sessuali alquanto bizzarri (compreso pederasta) che cerca compagnia piccante, insulti gratuiti sempre e comunque presenti in riviste e giornali, consigli per gli acquisti e per il relax recitati come fossero preghiere, ricette medicinali per il sesso maschio, le istruzioni all'utilizzo di strani macchinari a pompa da utilizzarsi per ingrandire le dimensioni del pene o su come servirsi al meglio di vagine artificiali, i più svariati usi per guanti di gomma, compreso la garanzia di successo in caso di rissa, annunci di Playboy su gigolò disposti a soddisfare i più svariati desideri di signore avanti con l'età, annunci matrimoniali di tardone sessualmente represse, e molto altro ...

Tutto questo ben s'intende coperto dalla garanzia del venditore o di colui che pubblica l'annuncio !!!        

Che cosa Tuli Kupferberg voglia rappresentare con questa opera è ben chiaro, contemporaneamente è ben chiaro anche che il pluri-processato "Urlo" di Allen Ginsberg era acqua di rose in confronto a quello che l'americano medio proponeva o acquistava nei magazines, di quella che era la sua trita e triste realtà sociale in netta contrapposizione con la solare e al contempo introversa dottrina volta alla libertà reale dello spirito professata dai compagni beatnik. Stati Uniti d'America, il migliore dei mondi possibili, il paese dei cavalieri senza macchia e senza timori che era riuscito nell'impresa di vincere una guerra mondiale e conquistare il mondo. Kupferberg con questo disco ci dimostra in circa cinquanta minuti il contrario.

In LP nel vecchio catalogo Esp Disk, ripubblicato in CD nella raccolta Tuli & Friends.    
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