2 a.m. Wake Up Call è un album diretto a chi mal digerisce il rock stantio e ripetitivo, autoproclamatosi rivoluzionario e anticonformista in nome di una ribellione di cui non è più messaggero da almeno un lustro a questa parte. Ma soprattutto una dozzina di canzoni ricche di piccole preziose idee che non sconvolgono, ma sanno coinvolgere, dirette specialmente agli appassionati della scena di Bristol, e a chi ultimamente ha apprezzato il lavoro in studio dei Telefon Tel Aviv.
Cresciuto all'ombra del celebre amico Trent, Chris Vrenna, ex batterista live dei Nine Inch Nails, è divenuto una figura importante nella ricerca della contaminazione fra rock ed elettronica, in molte delle sue forme e possibilità, scivolando all'interno di un disco - il cui forse maggiore ed unico difetto è la mancanza di un filo conduttore che attraversi i vari sentimenti toccati dalle voci degli ospiti di turno - da una chitarra acustica arpeggiata, a imprevisti beats martellanti, allo sliding etereo di mister Johnny Marr, al downtempo autunnale del "puro genio" di David Sylvian, non trascurando l'ossessione della verità cantata in versi da Robert Smith dei Cure.

Gli ospiti che aiutano Vrenna e Clint Walsh in questo lavoro, al contrario di quanto accaduto in altri album usciti recentemente, danno contributo importante e concreto al disco, che ne risulta ampiamente arricchito e multisfaccettato. Chris, discattosi dal progetto madre e dalla fervida New Orleans, ha saputo mettere in piedi dal nulla un progetto forte di tante esperienze maturate col tempo o contribuite dai gentili ospiti che presenziano. La voce suadente ma non languida di Jennifer Charles ci riporta ai migliori episodi dei Portishead nella splendida Crude Sunlight, mentre qua e là si respira aria del downtempo scuola Robert Del Naja, quindi non aspettatevi di sentire dell'industrial vecchio stampo nei Tweaker!

Non è un album che cambierà la vostra visione della musica questo 2 a.m. wake up call, ma saprà essere un buona compagnia in una serata riflessiva e di contemplazione, magari invernale, non certo da condividere con più di un'altra persona.

Elenco e tracce

01   Ruby (feat. Will Oldham) (03:43)

02   Cauterized (03:05)

03   Worse Than Yesterday (feat. Mellowdrone) (04:18)

04   Truth Is (feat. Robert Smith) (04:02)

05   Remorseless (02:37)

06   Pure Genius (feat. David Sylvian) (03:51)

07   It's Still Happening (feat. Hamilton Leithauser) (03:16)

08   2 A.M. (03:14)

09   Movement of Fear (03:40)

10   Sleepwalking Away (feat. Nick Young) (03:56)

11   The House I Grew Up In (feat. Johnny Marr) (04:04)

12   Crude Sunlight (feat. Jennifer Charles) (06:52)

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Altre recensioni

Di  Markus

 Il punto di forza di questo lavoro è la presenza di molti artisti come Will Oldham, David Sylvian, Nick Young, Jennifer Charles e Robert Smith.

 L'album a tratti space-rock, rimane comunque di difficile ascolto, consigliato a chi non si fa intimorire dalla musica sperimentale.


Di  fede

 Il generale mood è notturno e sognante, a tratti tenebroso, altre volte più malinconico perché legato a vecchi e dolci ricordi.

 Per fortuna sono solo brutti sogni, e l'alba sarà la nostra ancora di salvezza, anche se il risveglio sarà sicuramente brusco.