Sdraio con vista su una meravigliosa distesa marina, tanti ombrelloni, i bambini che costruiscono castelli sulla sabbia, il dolce rumore delle onde che si infraggono sulla battigia... ma c'è molto caldo, e ora di dissetarsi, qualcosa di fresco? Arriva subito Tycho con il suo nuovo fresco e coinvolgente cocktail tropicale alla frutta rigorosamente analcolico marca Ghostly International.

La ricetta base ricalca quella del precedente e gustosissimo drink “Dive”, con qualche variante: il musicista di San Francisco adesso ha dietro una vera e propria band che lo segue in giro per i locali, e questo in parte lo si percepisce anche da come è stato composto il disco con un discreto aumento dell'apporto della strumentazione classica senza tuttavia che si sconfini mai eccesivamente dal genere di riferimento, vedere alla voce “Montana” o “Spectre”.

Il menù proposto da Scott Hansen (in arte Tycho) che oltre ad essere musicista si occupa anche di arti visive, stavolta prevede meno portate tra cui vanno menzionate sicuramente “L” e quella sorta di paradiso silenzioso e liquido che va sotto il nome di “Dye”, che dopo un paio di ascolti svela tutta la sua bellezza nonché indicatore del fatto che se la ragion d'essere di questo tipo di progetto è quello di rilassare mente e corpo, il nostro amico ha fatto ancora centro.
Le pennellate finali di “Plains” non possono che raffigurare un sereno tramonto: la spiaggia pian piano si svuota e si prepara nell'aria un'altra intima notte tra terra e acqua.

Manca quel quid pluris che gli permetta di diventare un classico come è stato il disco del 2011, ma questa rimane l'elettronica che ci piace e quella di cui abbiamo bisogno come antidoto al perdurante e continuo stress della vita.

Carico i commenti... con calma