Tymbro - Don’t Panic, You Can Dream - L’introspezione come viaggio astrale

Una buona idea di partenza per chi scrive la recensione di un album potrebbe essere quella di individuare un filo conduttore ,una sorta di percorso che guidi l’ascolto delle tracce verso la comprensione di un senso univoco .Tuttavia raramente le cose sono così semplici ,e nella maggior parte dei casi si finisce per accontentarsi di pochi indizi ,che si proiettano come piccoli coni di luce in una fitta e ombrosa foresta di significati.

E così ,ascoltando “Don’t Panic ,You Can Dream” ,album d’esordio di Tymbro ,la mia attenzione è stata ripetutamente attratta dall’idea del viaggio ,nelle sue diverse accezioni: la prima traccia ,“Airport” ,ha proiettato nella mia mente la metafora dell’aeroporto come luogo delle incertezze ,punto di partenza ,di arrivo e di intersezione ,di incontro e di separazione di destini;

la stupenda “Dervish” mi ha offerto una nuova visione del percorso appena intrapreso ,raccontando un viaggio introspettivo alla ricerca del senso dell’esistenza; in “X” ,la sovrapposizione delle parole del saggio con le telecronache dello sbarco sulla luna ha elevato la ricerca introspettiva al rango di viaggio astrale ,esperienza onironautica che conduce ad una più profonda consapevolezza di sé.

Nel video di “Dervish” ,i ricordi si materializzano attraverso sogni che prendono vita e danzano attorno ai protagonisti dormienti ,il tutto all’interno della stessa inquadratura .Tale surrealismo fa riferimento ad un immaginario collettivo che ha ispirato musicisti e scrittori: dalle atmosfere sognanti e surreali di video come “Midnight City” ,“Reunion” e “Wait” degli M83 ,ai flashback psichedelici di “Retrograde” di James Blake ,ai sogni lucidi della protagonista di “Sonno” ,o di Tamura Kafka in “Kafka Sulla Spiaggia” del grandissimo Murakami Haruki.

L’evocazione surrealistica raccontata dalle immagini del video di “Dervish” è espressione perfetta delle sonorità suggestive ,a volte liquide e sognanti ,altre sincopate e più spiccatamente elettroniche ,che accompagnano tutto l’album .Le sonorità spaziano dal pop psichedelico alla musica d’ambiente ,con piccoli cenni di elettronica e post-rock .Ottimo lavoro d’esordio per un artista che ha appena iniziato a raccontarsi.

Pubblicazione: 22/09/2017

Genere: Pop ,Elettronico ,Psichedelica

Etichetta: Scene Music Recors ,Goodfellas

Tracklist:

01 .Airport

02 .Dervish

03 .Newspaper Asteroid

04 .Hollie

05 .Little Acid Love

06 .3:59

07.x

08 .Onedrop

09 .Everytime

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