Le liriche serrate, l’atmosfera cupa, durissima, quasi macabra di Exit, creata con maestria dalla perfetta intesa tra basso e batteria e dalla furiosa chitarra di Edge, si svolgono attorno a un tema correlato alle forme proprie dell’impartizione della benedizione cristiana. Il tragico “protagonista” dell’incalzante e drammatico episodio omicida sul quale si sviluppa la sequenza dei passaggi è descritto come un “uomo religioso”, sicuramente attivo nelle pratiche della liturgia cristiana (un sacerdote? un pastore? un reverendo?).
È un uomo che “voleva credere nelle mani dell’amore". Evidente è l'esempio dell’imposizione delle mani per elargire benedizione e guarigione:

«In the hands of love»
«He felt the healing/ Healing, healing,healing/ Hands of love»

Le “mani dell’amore”, le mani che operano come impartizione della guarigione sono spiegate nella trattazione evangelica.
La drammaticità delle liriche affonda nell’epilogo del testo, richiamando nella “risoluzione finale” la capacità distruttiva delle stesse mani protese a costruire, alla benedizione, alla guarigione. La “risoluzione finale”:

«He saw the hands that build
Can also pull down
The hands of love»

associa nello stesso essere, nella stessa capacità di azione, il bene e il male, la benedizione e il peccato:

«The wise (…) builds (…), But the foolish pulls it down with (…) hands».

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