Speriamo non si tratti dell'ultimo tour, come annunciato via le solite fonti bene informate. Speriamo davvero di no, perché lo show messo giù ieri sera al Vox Club di Nonantola, vicino Modena, è stato caldo, caldissimo. Assistevo a un concerto degli Ultravox per la sesta volta, la quarta col line-up Cann-Cross-Currie-Ure. Sono andato anche a Londra l'anno scorso per rivedere la band dopo 16 anni (25 con quella formazione lì), e stavolta è stata la migliore.
Sono state apportate delle modifiche a qualche arrangiamento rispetto al rodaggio del 2009, ed il risultato ha premiato la scelta di un club piccolo, raccolto, poco dispersivo e di fatto ideale per la comunicazione band-pubblico. Gli stessi musicisti si sono sorpresi della partecipazione del pubblico, e si sono divertiti assai. Alla scaletta del 2009 si sono aggiunte "New Europeans", "White China" e "Love's Great Adventure". Avrei fatto a meno delle ultime due, non della prima. Ancora una raccolta a piene mani da "Vienna" e "Rage In Eden", i due album che più di tutti identificano il suono ed il significato degli Ultravox nel variopinto mondo musicale britannico del periodo 1979-1985.
Età media degli asserviti alla passione: 40 anni (minimo), qualche datato fan con figli (la cosa migliore, comunicazione generazionale), e qualche gemma live, nel senso di versioni strabilianti, quali "We Stand Alone", "Astradyne", "Rage In Eden", "Hymn". I sorrisi degli Ultravox sono durati fino alla salita sul pullman, direzione Zurigo. Speriamo continuino a propinare show come questo. E a perseverare nella scelta di non pubblicare materiale inedito. La voce (anzi, "The Voice") è che alla fine di questo tour europeo ognuno riprenderà a fare le cose che faceva prima, separatamente. Sarà.
Cross è apparso rivitalizzato rispetto al vecchietto dell'Hammersmith di un anno fa. Ballicchiava ed accompagnava con soddisfazione tutte le tracks estratte da "Rage In Eden". Currie ha persino sfasciato le corde del violino in "The Thin Wall". Cann si è fatto risate in serie, Ure ha dialogato col pubblico. Alla faccia del "cold pop-rock elettronico".
Molto caldo. Come me, dentro la felpona degli Ultravox.
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