Visto che mi son permesso di recensire il primo disco degli Univers Zero, mi appresto ora a presentarvi il loro ultimo lavoro, "Clivages".

Se da un lato la mia intenzione é di chiudere un cerchio, dall'altro vorrei aprire un invito a tutti gli intenditori a parlare di piú di questo straordinario ensemble e del movimento RIO in generale. Cosciente del fatto che alcuni de-utenti potrebbero farlo meglio di me, mi preme sottolineare il fatto di come spesso si é tentati a descrivere album estremamente particolari e rari, quasi a voler soddisfare un certo narcisismo e trascurare realtá musicali a noi molto conosciute ma ignorate da molti altri potenziali estimatori. Vorrei quindi ricordare quanto noi amanti delle musiche di confine siamo debitori a questo movimento e quanto poco sia rappresentato sul sito.

Perché allora? Sará che gli Univers Zero sono poco conosciuti? Puó essere, visto che qualcuno osa scrivere che i Pink Floyd dovrebbero essere rivalutati.

Sará che la loro proposta é troppo osata, difficile? Eppure gli Henry Cow, sono ben piú conosciuti e non son certo piú acessibili.

Saranno troppo oscuri, tenebrosi? E a chi farebbero paura? Agli amanti del folk apocalittico o del black metal scandinavo?

O sará che sono io narcista? Perché poi dovrebbero piacere agli altri? Solo perché piacciono a me?

Gli Univers Zero portano avanti uno stile unico da 34 anni con una coerenza esemplare, producendo sempre lavori di alta qualitá, al dispetto delle mode e degli anni. Neppure la scissione avvenuta dopo l'uscita del tenebroso, impervio ed affascinate "Heretic", che ha visto l'uscita di Roger Trigaux ha sottratto qualcosa all'universo zero, anzi gli ha regalato un fratello gemello chiamato Present, una creatura magnifica, la piú vicina in assoluto al loro stile.

E allora sentire un disco degli Univers Zero del 2010 mi tocca profondamente, mi trasmette l'amore ossessivo per la musica di una creatura che ha saputo riassumere alla perfezione due mondi cosí lontani: la musica da camera del XX secolo, accompagnata dal disgregarsi del senso del bello nella tonalitá e nell'armonia e la semplicitá e la dinamica del rock.

Univers Zero é un gigante dal passo pesante e dalle gesta delicate, rude ma con un'animo gentile e raffinato, che consola le proprie angustie scrivendo, nelle sue solitarie notti, la colonna sonora dei propri incubi.

Ascoltatelo al crepuscolo in questo decadente autunno italiano, lasciate che il gigante tocchi il vostro animo.

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