Giornata autunnale da me.

Basse nuvole gonfie di pioggia adornano i confini delle montagne fuori casa.

Devo stare rintanato, chiuso dentro di me...al freddo.

Ho bisogno di musica distorsiva, violenta, atroce.

Ed in aiuto mi arrivano gli Unsane.

Due Peel Sessions registrate nei famosi ed ombrosi studi inglesi.

Nel 1991 e nel successivo anno.

Chris Spencer guida la sua tribale truppa di esaltati, di posseduti dal demone della distorsione portata all'eccesso.

25 minuti di sangue, di Noise-Rock putrido, nefasto, doloroso.

Registrazioni che vogliono essere il più grezze e dirette possibili; nessun tipo di "aggiustamento" ad un suono già allora dirompente, magistrale, ficcante, martellante.

Una voce satura, che racconta storie marce, subdole.

Chitarre sprezzanti, fastidiose, incontenibili.

Pochi gli istanti di tregua; ma è una tregua sempre e comunque armata, "rasoiante".

Per il resto sono dei macigni di tonnellaggio indefinibile, non quantificabile.

Caos totale negli studi di John Peel, come molto raramente era accaduto in precedenza...ed accadrà pochissime altre volte dopo.

Body Bomb è l'unico episodio che voglio riportare e consigliare nell'ascolto: come dei seguaci della selvaggia e malata Rollins Band. Violentano i propri strumenti, sodomizzano le corde delle chitarre, ti spezzano in mille parti, ti danno fuoco.

Dolore fisico e mentale, soprattutto mentale.

Adesso va meglio, ma per poco...dovrò ricominciare con altra musica degli Unsane.

Che band...che suoni...botte da orbi...

Ad Maiora.

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