Ciao ragazzi!
È da tempo che consulto questo sito, e finalmente mi sono iscritto.
Cercando tra le recensioni alla lettera U mi sono stupito di non trovarne alcuna degli Uriah Heep, gruppo fondamentale nella storia del rock, ed ho così deciso di colmare questo vuoto... allora... c'erano una volta i Led Zeppelin, i Deep Purple. Gli UFO, gli Scorpions ed i Thin Lizzy. E gli Uriah Heep. Una leggenda, un gruppo che ha fatto scuola e ha influenzato notevolmente il metal. Crearono uno stile originale, unendo ad un hard travolgente cori soul, lyrics spesso ispirate al fantasy, ballate splendide dal sapore hippie, insomma una formula incredibile!

Nel 1972 diedero luce a quello che, nella loro varia discografia, è il loro terzo album ed il più rappresentativo: Demons and Wizards, un disco fondamentale ed unico nella sua bellezza.
Innanzitutto gli Uriah sono ottimi musicisti, dotati di grande tecnica, in particolare il chitarrista Mick Box ed il tastierista, tra i migliori della storia. La sezione ritmica è perfetta, impeccabile, ed il bassista crea linee di basso molto belle. David Byron (R.I.P), il cantante, scomparso nel 1986, ha una voce splendida, incredibilmente coinvolgente ed emozionante.
La copertina ed il titolo potrebbero fare pensare ad un disco power: niente di più sbagliato, anche se gli Uriah sono ammirati da ogni gruppo power, Blind Guardian in primis (ma qui è tutta un'altra cosa).

L'album, composto da nove tracce, si apre con The Wizard, un'incredibile ballata caratterizzato da splendidi intrecci di chitarre acustiche ed elettriche testo fantasy. Una delle numerose perle del disco, con dei cori sensazionali. Si passa dunque a Traveler In Time, song piena di riff azzeccatissimi e con un Byron in stato di grazia. Gia due perle di rara bellezza. La terza traccia è Easy Living, corta ma veramente trascinante con una ritmica straordinaria. Il coro femminile nella parte centrale è sublime. Poet's Justice ha una sottile vena di mestizia ed è l'ulteriore prova della grandezza e della fantasia creativa degli Heep. Da segnalare il bellissimo testo. Circle Of Hands è un pezzo imperdibile, con un ritmo più lento e melodie che emozionano incredibilmente. Dopo Rainbow Demon, brano dal sound decisamente più duro, arriviamo alle ultime due, meravigliose, canzoni dell'album: Paradise e The Spell. Con la prima menzionata è ancora grande musica, una ballata amorosa bellissima nel suo complesso, ma è con The Spell che si arriva a quello che secondo me è l'apice creativo del disco. Canzone da brivido, merita di essere ascoltata e riascoltata. L'assolo, tranquillo e lento, è sublime, così come le tastiere che accompagnano per tutta la durata (sette minuti) del pezzo.

Concludendo, penso non ci sia altro da dire: questo album è semplicemente magico! La sua importanza storica è indiscutibile... non posso che consigliarvi l'ascolto di questo disco, che a mio parere si colloca tra i più grandi capolavori di tutti i tempi!
Anche molti altri album della loro discografia sono sensazionali, prima di tutti Salisbury di cui consiglio vivamente l'ascolto.

PS: è la mia prima rece, ragazzi, e mi sono cimentato con un classico del genere...forse mi mancano un po di stile e ci sono molte cose da rivedere, dunque vi prego di aiutarmi con i commenti... ciao! ^_*

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