Ma cosa sta succendendo al cinema e alla televisione italiana? Siamo ormai al limite del "politicamente corretto"
Ogni tanto la mattina quando smonto dal lavoro sono sfinita e ho due ore libere. Per spegnermi cerco qualche cosa di leggero andando su Rai Play ma regolarmente mi trovo davanti a temi come come l'immigrazione, le carceri, l'omosessualità, la tossicodipendenza, l'alcoolismo, la delinquenza, l'estetica, la bulimia o l'anoressia trattati con una superficialità estrema ed altamente imbarazzante.
Questa mattina trovo fra le proposte Euforia con Scamarcio, Isabella Ferrari, Mastrandrea, Trinca e Valentina Cervi diretti da Valeria Golino.
Non ho seguito molto la carriera di Valeria Golino ma la ricordo bravissima in uno dei miei film preferiti "Respiro di Crialese" che è un capolavoro neorealistico del 2002. Ho voluto pertanto darle una possibilità come regista ma purtroppo il risultato è disastroso.
Partiamo dai temi trattati.
OMOSESSUALITA'
Dal "Bagno Turco" in poi è stato un lento declino e il tema dell'omosessualità. Oggi come oggi se non c'è un Gay in un film o in una serie non esce proprio. Scamarcio interpreta un improbablie gay lascivo e quasi viscido circondato da amici compiaciuti e compiacenti che si "nutrono" della sua presenza come fosse una star. Questo tema mi tocca particolarmente. Ho molti amici gay con un vissuto difficilissimo che hanno fatto outing negli anni novanta ad esempio e perdendo per questo famiglia ed amici.
MALATTIA e DIPENDENZE
Anche qui tutto è rovesciato. Scamarcio "ex bello" e poco credibilmente "dannato" si rovina la vita da solo a causa delle dipendenze. Il fratello salutista invece si ammala di tumore al cervello, è sfigato, povero, separato e anche un tantino bipolare, disforico ed assertivo. I "brutti" e "poveri" non sono più di questo mondo (in realtà sono sempre di più). Non si vedono la morfina, il declino psicofisico, la perdita dell'equilibrio psicofisico.
La malattia psicologica e le dipendenze sono trattate in maniera ancor di più rovesciata. In questo paese i TOSSICODIPENDENTI non solo non hanno più i soldi per drogarsi ma soprattutto per curarsi.
FAMIGLIA
Il fratello di Scamarcio è Mastrandrea che in genere adoro. Mastrandrea quando entra nella corte del fratello è sdegnato e ignaro della sua malattia non accetta lo stile di vita dissoluto del fratello. Ad un certo punto i ruoli si ribaltano. Scamarcio muore quasi prima di Mastrandrea in quanto tossicodipendente e mette in crisi tutta la sua vita con tante ricadute fra sesso promiscuo e momenti di recitazione imbarazzanti.
La famiglia ALLARGATA è ormai salvifica in tutti i film ribaltando invece la realtà che ovviamente è un'altra.Anche la mia beatificata Jasmine Trinca recita in un cameo insignificante.
Non male la fotografia e la location (un bellissimo attico romano) con tanto di Isabella Ferrari che ormai recita sempre la stessa parte della ex moglie, ex bella e frustrata. Purtroppo mancava solo la colonna sonora di Michele Paolillo.
Il mondo non mi piace, non diventerò mai misantropa ma devo dire che ultimanente quello che vedo "fuori" non mi entusiasma affatto.
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