Vi sono date significative nella storia della scena Metal di un paese come l'Italia, da sempre refrattario al rock duro, date da ricordare come piccoli passi verso l'affermazione ed il radicamento del genere nella penisola. Il 1983 aveva visto il Festival di Certaldo, la prima manifestazione tutta H/M in Italia; il 1984 aveva portato "Heavy Metal Eruption", la prima compilation di dieci canzoni di gruppi storici, e il 1985 portò il primo live di un gruppo nostrano: si tratta appunto di questo "Live On Streets Of Danger" dei leggendari Vanadium.
Forti dei successi ottenuti con i tre album precedenti, di cui "Game Over" (1984) era riuscito a vendere, solo in Italia, persino 60.000 copie, i nostri cinque dedicarono ai loro fans e a tutti gli amanti del Rock italiani questa gemma da collezione. Il live fu registrato in Francia, a riprova della fama che i Vanadium stavano gradatamente ottenendo all'estero e presenta una scaletta di dieci canzoni, di cui la prima, registrata in studio, un po' una bonus track, è quella "Can't Stop The Music" da cui sarà tratto il primo video di un gruppo rock italico, assieme a "Easy Way To Love" dell'anno dopo, contenuta nel superbo album "Born To Fight".
Ma veniamo ora al live vero e proprio: le nove canzoni qui proposte dal vivo sono i cavalli di battaglia del gruppo fino a quel momento e riescono pienamente nel loro intento di incendiare i presenti con la loro carica. Il pubblico infatti è caldo e chiama ripetutamente: "Vanadium! Vanadium! Vanadium!" fino ad esplodere alle prime note dell'opener, "Streets Of Danger", ovviamente, e non abbandona mai la prestazione dei cinque sino alla fine, facendosi sempre sentire e sottolineando con la propria presenza le parti più belle delle canzoni, applaudendo agli assoli e riconoscendo alcuni pezzi dagli attacchi. Il sound è abbastanza buono e permette all'ascoltatore di godere appieno dell'energia sprigionata dai nostri eroi sul palco, i quali riescono ad infondere un ulteriore vigore ai loro già energici brani e una nuova dose di cattiveria alle due canzoni tratte dal loro primo e Hard Rock-eggiante "Metal Rock", vale a dire "We Want Live With Rock'N'Roll" e "On Fire". Molto emozionante il momento in cui il mitico Pino Scotto, vero mattatore, al momento di introdurre "Fire Trails", si rivolge al pubblico per fare una dedica sentita a un altro artista ormai scomparso: "This song.. is for a dead Rock'n'Roll man: ...Bon Scott!", dedica cui i presenti rispondono commossi. Chiude il disco la velocissima "A Race With The Devil", qui proposta in medley con la devastante strumentale "The Hunter". Il pubblico francese è in delirio e saluta i nostri cinque con applausi, urla e, ovviamente, gridando in coro: "Vanadium! Vanadium! Vanadium!".
C'è ben poco altro da dire o da aggiungere: un live energico e ben strutturato, da avere anche al di là del valore storico dell'album: la prova del fuoco per i Vanadium, che l'hanno superata in maniera.. fiammante e convincente, regalando al pubblico una prestazione memorabile e ai numerosi fans un ulteriore oggetto di culto. Un disco che va a fortificare con la propria presenza le basi della scena Metal nazionale; forse non sarà in assoluto un album fondamentale ma di certo è doveroso riconoscerne il valore storico.
Ecco la scaletta di "Live On Streets Of Danger":
- CAN'T STOP THE MUSIC
- STREETS OF DANGER
- GET UP, SHAKE UP
- WAR TRAINS
- WE WANT LIVE WITH ROCK'N'ROLL
- ON FIRE
- FIRE TRAILS
- PRETTY HEARTBREAKER
- DON'T BE LOOKIN' BACK
- A RACE WITH THE DEVIL - THE HUNTER
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