Claudio Rocchi è uno degli artisti italiani fondamentali della scena psichedelica e progressiva degli anni ’70. Si è subito messo in mostra nel disco d’esordio degli Stormy SixLe idee di oggi per la musica di domani” (1969) suonando il basso. Personaggio di grande carisma, cantautore e musicista oltre che conduttore radiofonico - ha incarnato lo spirito libertario e psichedelico di quel periodo in Italia. I suoi primi album sono tutti manifesti imprescindibili per capire lo spessore di questo artista. L’esordio “Viaggio” (1970) è un ottimo album ma è con il successivo “Volo magico n. 1” (1971) che Rocchi pubblica il suo indiscusso capolavoro. L’album presenta sulla prima facciata una lunga suite psichedelica e ipnotica: le parole sono bellissime, all’insegna di una “visione” libertaria e trascendente della realtà. Questa è grande musica e un esempio ancora valido del fermento creativo folk e psichedelico dei ’70 assieme al primo Alan Sorrenti e a Juri Camisasca. Questa suite ha probabilmente influenzato appunto Alan Sorrenti per il suo capolavoro “Aria”. “La realtà non esiste”, sulla seconda facciata”, è un’altra canzone simbolo del Rocchi pensiero. Al disco partecipa fra gli altri Alberto Camerini alla chitarra. I seguenti “La norma del cielo – Volo magico n. 2” (1972) e ”Essenza” (1973) confermano il grande momento di ispirazione dell’artista. Ma è con “Il miele dei pianeti, le isole, le api” (1974) che pubblica un altro album memorabile. Nei sui dischi si respira un’atmosfera spaziale ultraterrena che è ancora oggi qualcosa di irripetibile. Rocchi prosegue poi con grande impegno la sua carrieta pubblicando in ogni caso sempre lavori degni di nota. Purtroppo Claudio Rocchi è morto nel 2013 lasciando un grande vuoto nella musica italiana. Per fortuna la sua eredità spirituale non è andata perduta come dimostra il tributo appena uscita per la meritoria Area Pirata di Pisa.

Il disco si intitola ”L’ottava vita – tributo a Claudio Rocchi” ed è stato concepito Cristina Scanu, Pino Molinari, Lodovico Ellena e Alfonso Totaro. I musicisti coinvolti rendono omaggio a Rocchi reintreotando alcune delle sue composizioni più ispirate. Lodovico Ellena è la mente degli psichedelici Effervescent Elephants, un gruppo importante della scena italiana neopsichedelica degli anni ’80 e grande ammiratore di Rocchi. Non a caso era riuscito a collaborare con il musicista milanese nell’album “Claudio Rocchi & Effervescent Elephants” (2001). Tutti gli artisti coinvolti si sono cimentati nell’interpretazione di canzoni del suo repertorio. Il primo brano è un inedito di Rocchi ovvero “La gloria di Krishna”. Ci sono poi gli Effervescent Elephants con intepretano “Esistono porte”. Per l’occasione hanno partecipato al progetto anche i No Strange, altro gruppo che faceva parte della crema della suddetta scena neopsichedelica con la metafisica “Sotto i portici di marmo”. Davvero commovente poi la presenza della grande Jenny Sorrenti, qui alle prese con “La tua prima luna”, una delle sue canzoni più significative. Completano il disco “Lascia Gesù” a cura de I bambini “Gialli” della Scuola dell’Infanzia E. De Amicis (l’arrangiamento è di Alberto Ezzu dei No Strange), l’immancabile “La realtà non esiste” di Carlot-ta, “Questo mattino” di Pino Molinari e “Gli occhi nel cielo” degli Electric Green.

Con “L ottava vita – tributo a Claudio Rocchiè stato fatto un grande favore alla cultura. Si tratta di un disco che ha un valore simbolico particolare e che contribuisce a rendere ancora vivo un personaggio mitico come Claudio Rocchi.

Carico i commenti... con calma