I Venom non sono una band qualunque, anzi la loro carriera è puttosto insolita. Fondati a Newcastle nel 1979, dopo due album fondamentali per la formazione di numerosi sottogeneri metallici come il thrash, il death e il black e con cui hanno influenzato due decenni di musica estrema hanno cominciato una fase discendente dopo l' ottimo terzo album "At War With Satan", che li ha portati a vari cambi di formazione e ad album decisamente mediocri. Ma riflettiamo, Cronos è l' unico che porta avanti una band della First Wave of Black Metal, nonostante abbia lasciato momentaneamente la band a cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90; mentre i Mercyful Fate non sono più attivi da anni e i Celtic Frost hanno decisamente cambiato le loro direzioni stilistiche e i Bathory ormai sono solo storia. Invece Cronos è ancora qui, nonostante della formazione originale sia rimasto solo lui, a mostrarci la sua carica aggressiva e malvagia.
Dunque, dopo delle delusioni del calibro del mediocre "Metal Black" e "Hell", dove le idee erano visibilmente mancanti a cominciare dagli scontatissimi titoli, "Fallen Angels" era già stato un passo avanti verso un parziale ritorno riuscito alle vecchie sulfuree sonorità. Il lavoro si è completato e perfezionato con il suddetto "From the Very Depths". Il sound è malvagio, oscuro, grezzo e aggressivo come nei primi album, ma ovviamente modernizzato.
Dopo l' intro "Eruptus" troviamo subito la title-track, probabilmente l' apice compositivo dell' album. La canzone è veloce, la voce di Cronos cattiva (anche se non raggiunge i fasti di "Black Metal" o "At War With Satan", l' età non fa sconti a nessuno) Dante picchia fortissimo sulle pelli e Rage colora il tutto con assoli al fulmicotone. Sulla scia della title-track, troviamo ottime songs come la successiva "The Death of Rock 'n' Roll", "Smoke", mid-tempo granitico con tanto di wah-wah, che aveva preceduto l' uscita dell' album con un lyric-video e le tiratissime "Crucified" e "Stigmata Satanas". Il disco procede liscio come l' olio e non stanca, seppure con qualche lieve calo come "Evil Law" e "Mephistopheles".
Censura assoluta sui testi, che per dei ragazzini ribelli come erano i Venom di un tempo, potevano anche passare seppure nella loro semplicità e scontatezza, ma che non si addicono a degli ultra-cinquantenni.
Ovviamente ci sarà sempre chi dirà che per lui i Venom finiscono con "At War With Satan" o che potevano smettere dopo "Black Metal", ma Cronos con questo album dimostra che dopo oltre 30 anni i Venom sono ancora vivi e capaci di suonare come un tempo. In definitiva, un disco che non pretende di rivoluzionare niente, ma soltanto di rievocare le atmosfere dei primi (capo)lavori con un tocco di esperienza e modernità in più e che dunque è riuscito nel suo intento.
Elenco tracce testi e samples
13 Crucified (04:06)
Chain him jail him judge and crucify find him bind him nail him crucify
Raised boy the virgin is pure and good father to the race
Sinful in sodom with cold blind luster praying to the golden calf
Walking the land with twelve good men that follow talking the hand of one whose blind
Curing the lame causing mutes to speak miracles prevail to the open mind
Chain him jail him judge and crucify find him bind him nail him crucify
Saved for forty days and nights he roamed the desert sand
No food to nourish only faith temptations close at hand
Evil abounds in every footstep that he takes in the sand he must stay true
All this in vain because he'll die for sure saving the frame of all that's good
Forgive them father for they know not what they do
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