Devastante!!!
Non ci sono parole per descrivere una serata così intensa e carica di adrenalina, come quella che si respirava all’Havana Club. Appena sapemmo dell’ arrivo dei Verdena a Napoli, ci fiondammo dannatamente ad acquistare i biglietti e bisogna dire che il prezzo è stato ampiamente ripagato. Ci andammo in tre: Io (Luca), David e Simona ma, nell’estasi più totale, seguimmo il concerto divisi, sparpagliati nel pogo. Ma arriviamo all’ovunque, ops scusate, al dunque: il concerto!
Dopo un paio d’ore d’intrattenimento con divertentissimi pezzi tra ska, punk e alternative e dopo un bagno di birra, in cui, non sapendo come asciugarsi, il mio caro amico David, qui vicino a me, usufruì del vestiario di uno sconosciuto che gli dava le spalle… il palco si spense, si accesero luci psichedeliche e fecero irruzione i quattro ragazzi scatenati!
Si aprirono le danze con "17 Tir Nel Cortile", ci scatenammo con la successiva "Logorrea" e giunse così "Ovunque", per la gioia di David che in quell’occasione si fece uscire un urlo degno dell’Albano dei tempi d’oro. La scaletta proponeva in ordine sparso tantissime canzoni prese comunque da tutti e tre gli album, dalle famosissime "Viba" e "Valvonauta" alle psichedeliche "Nova" e "Starless", quasi tutti i pezzi del nuovo album (e mi sembra anche ovvio) e, per la gioia del sottoscritto, la scaletta presentava anche quella bomba atomica corrispondente al nome di "Stenuo", dove mi scatenai come una belva da circo. Va sottolineata la mancanza gravissima di "Centrifuga" (a mio avviso il miglior pezzo che i Verdena abbiano mai scritto in assoluto) e "Ultranoia" (altro grande pezzo del trio bergamasco).
Un'altra nota negativa della serata era l’audio del locale, che faceva veramente schifo e la voce di Alberto era totalmente coperta dagli strumenti e gli amplificatori fischiavano sempre… ma verrebbe da dire: chissenefrega!! Tanto abbiamo sballato e fatto un casino assurdo! Qualche errore qua e la spuntava, come quando in "Nova", sbagliano l’attacco e Roberta si scusa con il pubblico, noi la scusiamo urlando “Robè si nu femmnon!!” e la bolgia riprende! Personalmente ho amato l’ambiente ristretto e Underground che si respirava all’Havana Club, in cui con un palco ed un locale così piccoli, sembrava proprio una rimpatriata tra amici. I Verdena nonostante il successo, non hanno alzato la cresta, ma sono rimasti sempre umili e fottutamente distruttivi!
Il concerto si chiude con la bellissima "Glamodrama" che mette la ciliegina sulla torta in una serata perfetta… A fine concerto, e non so a quanti di voi possa interessare minimamente, noi tre ci scambiammo i numeri di cellulare con due ragazzi che conoscemmo. Cazzo! A distanza di 5 mesi, io e David, abbiamo realizzato che a quei due furbastri non fregava assolutamente una mazza del nostro numero, ma era un vecchio trucchetto per impadronirsi di quello di Simona!! Dai ragazzi! Dateci dentro!!!
A parte gli scherzi, per concludere vorrei ringraziare i mitici Verdena per la splendida serata che ci hanno regalato con l’augurio di rivederci presto a Napoli a pogare sotto le note delle vostre canzoni!
Carico i commenti... con calma