I Verdena generalmente a un certo pubblico piacciono poco. Sarà che con quella voce un pò acidula sono considerati inascoltabili al di sopra dei 18 anni, sarà che lo stereotipo è sempre quello: "sono uguali ai nirvana", sarà più che altro che sono fuori moda.

Nell'olimpo dei big della musica italiana alternativa non ci stanno e non ci staranno probabilmente mai, men che mai ora che a quanto pare il senso comune della critica tende a smontare sempre di più ogni loro nuova uscita. A me l'impressione che fanno sono di un gruppo perlomeno coraggioso e onesto. Non so spiegarmi in altra maniera quella selvaggia propensione a non portare a termine l'accenno, a soffocare e stritolare ogni tema con ossessionati divagazioni invero un pò autoreferenziali, ma anche pervicacemente convinte nel loro costante andare contro qualsiavoglia aspettativa. Un atteggiamento insomma da "non ce ne può fregar de meno" che per me è da solo un pregio che ne vale 100.

E poi rimangono quelle ossessioni un pò da incubo, quell'essere dreamy e hard allo stesso tempo, quella morbosità da post adolescente in piena sindrome da peter pan, una sensazione da linea d'ombra. Una sensazione da me condivisa, e sinceramente devo ancora trovare qualcuno che me la racconti meglio di loro. Se ancora non bastasse le note dal nuovo disco dal vivo a me sono apparse anche intrinsecamente ironiche. Di quell'ironia amara, ma che comunque in quanto tale sdrammatizza, si riconsidera, ha il coraggio dell'autoanalisi. In tale veste quelle citazioni tanto usate da chi li detrae come argomento, sono apparse sotto una nuova luce, un pò beffarda, che ancor più me li ha resi simpatici rispetto alla marmaglia di artistoni tronfi e pretenziosi che in Italia sembrano l'unica via alla musica di qualità. Penso lo si sarà già capito se è proprio il concerto che mi ha indotto tanto a riflettere, ma comunque è stato un concerto incredibilmente (per le mie aspettative) intenso.

Non una nota fuori posto, nessun risparmio per due ore di esibizione, e quella bella sensazione che hai quando assisti a qualcosa di appassionante. Ecco, infine ho capito cos'è che veramente lega i Verdena al rock di Seattle. Non si tratta di qualche nota o riff, o lo stile di voce, queste sono banalità superficiali che non hanno senso. Ciò che li lega a Seattle è essere, come tanti di quei gruppi, appassionati e appassionanti. Nel loro piccolo, s'intende, ma con più grazia e addirittura lirismo di quello che ormai comunemente non gli si vorrebbe affibbiare

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