Sestetto polacco noto per atmosfere suggestive, notturne ed esoteriche; nel terzo album 'Under My Eyelids' emergono uso di violoncello, pianoforte e samples cinematografici. Critiche al canto in alcuni passaggi, lodi alla sezione ritmica e ad alcuni brani come 'Manolis' e 'Reflected in my last tears'.

Terzo album 'Under My Eyelids' analizzato in una recensione pubblicata su DeBaser (2007). Band descritta nella recensione come attiva da quasi dieci anni e composta da sei elementi.

La recensione analizza il terzo album 'Under My Eyelids' dei Via Mistica, mettendo in evidenza atmosfere notturne ed esoteriche, l'uso del violoncello e punti di forza strumentali. Critiche principali al cantato di Kaska e a una certa freddezza emotiva in alcuni brani. Brani suggeriti: 'Manolis', 'Reflected in my last tears', 'Secret'.

Per: Appassionati di metal atmosferico e dell'underground metal est-europeo

 I Via Mistica mi hanno colpito fin dal primo ascolto per la loro spiccata personalità e le strabilianti capacità nel creare atmosfere suggestive, notturne ed esoteriche, in grado di erigere il combo polacco notevolmente al di sopra del marasma di band stereotipate, di sbiadite copie, di cloni privi di personalità che negli anni hanno tentato di sfondare senza meriti (Darkwell, Forever Slave, Satyrian e chi più ne ha più ne metta).

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