Un capolavoro. Raffinatezza ed ironia, goliardia e lirismo convivono alla perfezione in questo disco, l'ultimo, prima del suo greatist hits (...).

Spazia poco fra i generi, ma crea veri e propri gioielli della canzone propriamente detta. Ci racconta storie fiabesche, grottesche, a volte iperboliche, altre invece altamente poetiche, ma tutte filtrate attraverso una personalità arguta e fine come poche, un disco che non stanca, che offre occasioni di divertimento ed altre di contemplazione che definirei catartiche.

E' lui, il geniale vinicio, che con fare da vecchio gitano ubriacone si diverte a raccontarci storie un po' inventate, in cui però le pur caricaturali sembianze dei protagonisti traboccano di umana imperfezione...
"...ed all'incanto cedo il mio cuor..."

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