Recensione - brulèe per questo disco... non ritengo infatti che abbia particolare bisogno di ripetuti ascolti per poterne parlare...

Incominciamo però dai meriti: la giovane Viola, con il suo aspetto a dir poco gradevole e con il cognome e i trascorsi cinematografici che tutti conosciamo, avrebbe potuto fare la classica uscita in grande stile, con una grande etichetta e pubblicizzare quest'album fino allo sfinimento: invece questa sua prima opera esce sotto un'etichetta indipendente e con l'aiuto degli ex Giuliodorme (di cui ricordo con affetto un concerto nella mia città e la dolcissima "Goodbye")... c'è inoltre da dire che la nostra sembra impegnarsi con la chitarra e non punta ad essere una delle tante ragazze più o meno intonate che imperversano per radio. Insomma: Violante Placido intende fare seriamente musica e, a prescindere dai gusti, questo mi sembra un fatto assodato.

Come inizio, fra l'altro, non è peggiore di tanti altri... Dalla prima traccia (in inglese, come gran parte dell'album) ci si rende conto di trovarsi davanti ad un album di pop intimista, orecchiabilissimo e molto, forse troppo, tenero... A doverne immaginare uno scenario, potrebbe essere un bel sottofondo per una passeggiata in auto in due vicino al mare.
Quest'album potrebbe richiamare con le debite proporzioni Suzanne Vega, e a tratti l'accostamento costante chitarra-voce mi ricorda la Carmen Consoli acustica più sdolcinata... Ma sicuramente a Violante della Consoli manca la forza e la sensualità. Qui è tutto molto più etereo, in dimensione quasi da sogno... e probabilmente l'intento è quello, considerando che sono le atmosfere evocate anche nel videoclip del primo singolo, "Still I" (la seconda traccia dell'album).
Solo in "A Zero" sembrano esserci suoni un po' più profondi, con un giro di basso più marcato.

Insomma, rimandata a settembre. Il voto esatto sarebbe 2,5, ma un 3 di incoraggiamento si può dare in quanto primo album... e in quanto, comunque, cimentarsi in un'avventura del genere come una qualunque pur non essendolo, in un mondo di arrampicatori, credo meriti stima e rispetto.

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