[Kloo io lo so che a volte le circostanze della vita ci costringono a giudizi trancianti, ma considera quella storiella che solo gli idioti non cambiano mai idea, e in effetti la cambio poco spesso, ma a volte sì, e può essere che in questo caso anche tu. Oppure sei idiota]

Nell'alveo di una casistica che non tenga in considerazione eventuali collassi dovuti a ipersensibilità, pressione bassa o allergie, possiamo affermare per induzione che l'erba non dà postumi, l'alcol sì, certi medicinali pure.

Sarebbe una forzatura scandire la carriera degli Wavves a partire dal postulato sui postumi, ché chi li segue dall'inizio sa che i momenti di down alcolico-farmaceutico li hanno avuti su ogni disco. Pure nella vita: prendi il tracollo di Nathan Williams al Primavera Sound di qualche anno fa.
Si percepisce comunque lo scarto tra i dischi dei ganjoni e quelli delle sbronze tristi, e Nathan di questo disco ci dice che è figlio di un periodo di "just drinking, straight drinking". Si sente, fratello.

Che poi V non è cupo adolescenziale come Afraid of Heights, ma è cupo più maturo, soprattutto nelle melodie. Sì, maturo. Sì, gli Wavves. È come se si fossero resi conto che le cose lo-fi cazzone che facevano all'inizio, con i falsetti e qualche chitarra simil-surf, ha preso a farle una quantità di gruppi clone e pure con profitto. E ora stanno ribadendo, da capi della scena, manifestando il talento di chi le canzoni le sa scrivere davvero, con umori diversi e per diverse stagioni, pur restando fedeli a sé stessi. E dopo uno split con i Cloud Nothings.

Mi viene da dire che gli Wavves stanno riuscendo nella svolta mai riuscita agli Weezer. Oppure vediamola così: la fase Blue Album degli Wavves è finita e ora sono in fase Pinkerton.
Ogni canzone di questo disco ha un ritornello che ti resta attaccato, una strofa orecchiabile. Ancora in maggiore, ma di un maggiore più grunge che pop. Ogni pezzo è un singolo. Come i dischi pop punk che si facevano una volta, ma meglio. Con gli elementi surf che si nascondono e si fanno più subdoli, ma se stai attento li trovi un po' ovunque.
Qualche mese fa, all'uscita, lo liquidai; non mi resi conto. Era una fase tutta di su, niente giù. Avevo bisogno degli altri Wavves, mica di questi anche solo eventualmente meno immediati. Cazzata tipo Bukowski: vivi troppo e c'è il brutto che diventi superficiale; però vivi troppo e arrivano le fasi di aria bassa con lucidità implicata. Da qui, il potere della completa rivalutazione.

Questa era la premessa. Ora track-by-track:

- Heavy Metal Detox: Have I lived to long? Why does my head hurt? I get stuck by getting worse, I'm getting worse WE'RE NOT ALOOOOONE WE'RE NOT ALOOOOONE I BELIEEEEEEEVE WE'RE NOT ALOOOOOONE
10/10

- Way Too Much: THESE CONVERSATIONS GETTING BOOORING, I'VE GIVEN UP AND NOW I'M ON THE GROUND, WAY TOO MUCH
10/10

- Pony: IT GETS BETTEEEEER, IT BETTEEEEER
10/10

- All The Same: I LOST MY JOB TODAY BUT IT'S ALL THE SAAAAAME
10/10

- My Head Hurts: YOU'RE KILLING MEEEEE I HOPE YOU KNOOOOW I HOPE YOU KNOOOOW I HOPE YOU KNOOOOW I HOPE YOU KNOOOOW I HOPE YOU KNOOOOW I HOPE YOU KNOOOOOW I HOPE YOU KNOOOOW (MY HEAD HUUUURTS)
10/10

- Redlead: I'm broken and insaaaaane, broken and insaaaane ALL MY BREATH LEAKING OOOOOUT LEAKING OOOOOUT
10/10

- Heart Attack: FOR A HEART ATTAAACK HEART ATTAAAACK IT'S A HEART ATTAAAACK
10/10

- Flamezesz: Wasting all your time wasting all your time wasting all your tiiiiiiime wasting all your tiiiiiiime IT'S SUICIDAL HURT THE WAY WE WALK AROUND
10/10

- Wait: 'CAUSE I DON'T WANNA WAIT I DON'T WANNA WAIT YEEEEAH MY WHOLE LIIIIIFE watch you drowning
10/10

- Tarantula: EVERY MORNIIIIING TOXIC WASTE EVERYTHING SUCKS IF YOU DON'T GET YOUR WAY
10/10

- Crybaby: CAN'T BREEEEEEEEEEATHE CAN'T BREEEEEEEEEEEATHE CAN'T BREEEEEEEEEEATHE CAN'T BREATHE CAN'T BREATHE
10/10

Crybaby, soprattutto.

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