Questo disco FA PAURA.

Mi tormenta da ieri sera, e io devo fare uno strappo alla mia regola per parlarne, per sfogarmi in qualche modo.

Dimenticatevi la Weyes Blood versione Folk psichedelico; dimenticatevi il Pop barocco e sentimentale di "Titanic Rising", ritenuto da critici e appassionati uno degli album del 2019. Qui Natalie Mering si chiamava ancora Weyes Bluhd, aveva dalla sua l'incoscienza e la follia dei 19 anni e, dopo la militanza nei Jackie-O Motherfucker, iniziava la sua carriera solista componendo la colonna sonora degli incubi e dell'orrore.

Una base Drone - Dark Ambient spettrale, angosciante, snervante su cui si innestano riverberi, rintocchi, ululi e sussurri misteriosi; la rigogliosa voce sopranile di Natalie non si dispiega mai, ma talvolta emerge a scandire cupe litanie, sprazzi di Folk maledetto, nenie allucinate come "Ballad of the Broken Skull", col suo climax che vi fa sentire mangiati vivi. "Strange Chalices of Seeing" è ipnotico, spietato, incrediblmente ostico; finisce per possedervi, per spandersi maligno dentro di voi. Sono rarissime le volte in cui un album mi ha oppresso e fascinosamente nauseato in questo modo; potrei citare i primi Sonic Youth: nella tribale "Ice Age" si sentono chiari alcuni echi di "Protect Me You".

Un simulacro dell'aura di questo disco pervaderà anche il successivo "The Outside Room", ma Weyes Blood non farà mai più niente del genere...

Terminato l'ascolto dell'album di sera, al buio, tutto d'un fiato, lo sguardo fisso sul gatto nero, ero scosso da brividi che sono continuati per due ore; nell'oscurità della mia casa temevo di vedere demoni e spiriti, mi sentivo seguito, e salendo le scale mi sono visto nella mia mente così. Ho avuto brutti sogni, adesso mi manca il respiro...

Aspettate che si faccia notte, e cliccate sul video... buon ascolto...

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