In gergo musicale un loop è un campione che si ripete, che si richiude su sé stesso. In The Disintegration Loops di William Basinski tale concetto è portato alle estreme conseguenze. Non più una melodia che si ripete all'infinito, ma una melodia che si disgrega gradualmente, che si "disintegra" lentamente e irreversibilmente. Un breve pattern che scivola nell'oblio, come un grattacielo in un filmato a rallentatore implode su se stesso mentre lotta impotente contro la forza di gravità.

Nessuno meglio di Basinski è riuscito a dire cos'è stato l'11 settembre in chi lo visse davvero. Qualcuno una volta disse che un genio non è altro che chi fa la cosa giusta al momento giusto. Basinski in quei giorni era a NYC, aveva trovato dei nastri nel suo archivio contenenti dei loops, piccoli esperimenti, nulla di pretenzioso. Cercò di passarli in digitale, ma mentre faceva quest'operazione vide il nastro accartocciarsi su se stesso,  disintegrarsi mentre stava registrando il suo contenuto. Il risultato fu fulminante. Quei Loops man mano che avanzavano si disfacevano, cadevano nel nulla... è la genesi di quella che ora è considerata una delle migliori opere d'ambient sperimentale di tutti i tempi.

Ai Disintegration Loops non ci si approccia come si fa con una traccia di qualsiasi gruppo, di qualsiasi musicista; non la considerate musica, non cercate melodie o dissonanze, non sforzatevi di ascoltare; le due lunghe tracce che compongono l'opera (anonimamente intitolate "D|P 1.1" e "D|P 2.1") sono un quadro impressionistico dell'angoscia di un evento stampatosi nell'immaginario collettivo di una nazione (per non dire dell'intero globo) in maniera indelebile. Fiumi di inchiostro e di filmati sono stati gettati in pasto alla voglia di razionalità che dopo l'11 Settembre ha pervaso il popolo americano e non solo. Inchieste, documentari, sono stati sentiti esperti e periti di ogni genere. Tutto perché la gente voleva sapere, si voleva comprendere l'incomprensibile, sondare l'insondabile. Basinski non risponde a nessun perché, nessun interrogativo viene esaurito. The Disintegration Loops è solo un'immagine che si stampa nella mente, solo un manifesto d'angoscia impresso indelebilmente in dei "banali" loops che si disintegrano. Come d'altronde banale era l'immagine della sagoma umana stampata su una parete di Hiroshima.

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