Non tutti sanno che Ernst Wilhelm intendeva seguire le orme paterne (affermato medico tedesco) iscrivendosi alla facoltà di Medicina, salvo poi cambiare idea e passare a quella di Filosofia per poi interrompere gli studi ed intraprendere la carriera cinematografica e farsi conoscere a mondo come Wim Wenders, ma questa è un'altra storia...
Ieri sera mentre cercavo qualcosa da vedere tra gli ultimi film di Martin Scorsese e Woody Allen non trovando nulla in streaming che non avessi già visto, son passato all'inossidabile WW e dopo un paio di titoli esclusi dalle piattaforme gratuite son incappato in questa inaspettata pellicola intitolata “Land of Plenty“ da Lui girata a quasi sessant'anni d'età.
Gli ingredienti son parecchi, il viaggio di ritorno negli States dopo una vita passata in Nord Africa da parte di una ventenne fuori dagli schemi e con un forte sentimento di umanità, la ricerca dell'unico parente rimasto (suo zio materno) per consegnargli l'ultima lettera di sua madre in punto di morte, lui è un ex soldato USA combattente nel Viet Nam, tuttora impegnato a scovare potenziali terroristi dall'aspetto medio orientale, l'omicidio gratuito di un pacifico pakistano senzatetto da parte di due figli di papà sotto l'effetto di varie droghe, gli scenari di una “terra dell'abbondanza” dove di abbondante vi è soprattutto una povertà diffusa arginata solo da organizzazioni di volontari e di cui nessuno ha voglia di parlare, meno di tutti la stessa America che tende a nascondere la polvere sotto il tappeto, poi c'è Groun Zero, c'è la Cisgiordania in diretta su un Ibook e paesaggi sconfinati di quell'America che già in passato abbiamo visto nelle pellicole di WW come in “Paris Texas” di vent'anni prima.
Come contorno c'è una colonna sonora degna delle storie raccontate da Wenders dove troviamo alla fine pure due tracce di Leonard Cohen ovverosia “The Letters” e appunto quella “The Land Of Plenty” da cui deriva proprio il titolo del film.
Casa aggiungere sennonchè i temi son più che attuali (vedendo cosa capita ancora tra il prepotente Stato Israeliano ed il resto del mondo islamico) nonostante siano già passati quasi vent'anni dall'uscita nelle sale di questo bel film alla Wenders e gnente tranne che son soddisfatto d'averlo visto (sebbene non al cinema).
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