I Wolfsbane sono stati a mio avviso la più grande band street metal di fine anni '80 inizio anni '90.
Formati a Tammworth (UK) da Blaze Bayley, Jase Edwards, Jeff Hateley e Steve Ellett hanno dato alle stampe tre bellissimi e divertentissimi dischi dischi di cui prendo in esame il primo, uscito nel 1989 per la Def American e prodotto da Rick Rubin (proprio lui, lo stesso di capolavori come "Reign In Blood" degli Slayer e totali merdacce come "minutes to midnight" dei linkin park) "Live Fast, Die Fast" parte al fulmicotone con Man Hunt, coronata dal superbo riff di Jase e la prestazione vocale impressionante e inaspettata del grandissimo Blaze (inaspettata per chi lo conosce sono per la sua esperienza negli Iron Maiden, di cui parlerò in seguito). Molto bella anche Shakin, caratterizzata da sonorità più Rhytm & Blues con un ritornello molto orecchiabile e cattivo quanto basta. Le due successive tracks (Killing Machine e Fell Out Of Heaven) sono abbastanza incazzate ma non colpiscono più di tanto. Va un po' meglio con l'ironica Money To Burn, che ci riporta alle sonorità di Shakin, seguita dalla trascurabile Greasy. Tutto qui? direte voi... NO!! Con I Like it Hot si entra nella parte migliore dell'album: è un hard rock senza troppe pretese, divertente e scanzonato che farebbe tornare il sorriso anche al più cupo e depresso dei Blackster, seguito a ruota da All Or Nothing, imprescindibile perla di punk ramonesiano che in soli due minuti condensa tutto lo spirito del disco; fate attenzione, causa dipendenza!
Mancano ancora due tracce, e portebbe esistere un album così senza almeno una ballatona? Certo che no, quindi arriva puntuale Tears From A Fool, dove Blaze sfodera un'altra prestazione da campione quale è sia nelle dolcissime strofe che nel ritornello intenso e passionale (Altro che l'irritante starnazzio di Axl Rose nella sopravvalutatissima sweet child o'mine). L'album si chiude con l'ottima Pretty Baby, autentico Hard n'Heavy da manuale Wolfsbane.
In conclusione si tratta di un disco (e di un gruppo) che ha proposto uno street metal decisamente più godibile, sincero, genuino e meno patinato rispetto a tutte le schifezze d'oltreoceano come i motley crue, gli aerosmith e i già sopracitati guns n'roses. Assolutamente da riscoprire. UP THE BLAZE