Band francese descritta nella recensione come interprete di un depressive black metal dagli accenti febbrili e malati, con atmosfere disturbanti, uso di drum machine e spunti industriali; l'album Universal Void è presentato come un affresco del Vuoto.

Recensione di Universal Void pubblicata su DeBaser il 2008-09-21. Nella recensione vengono citati i nomi Lhükkmer'thz, Lord Naggaroth e Cypher.

Recensione entusiasta di Universal Void: un viaggio sonoro claustrofobico e alieno nel depressive black metal. L'album viene descritto come un affresco del Vuoto, con arrangiamenti disturbanti e uso ossessivo di drum machine. Brani evidenziati: "A Virtual Black Hole Called Wolok", "Nihil", "Universal Void".

Per: Amanti del black metal estremo, fan del depressive black, lettori di recensioni musicali su DeBaser.

 Così, con i suoni alieni e distanti di assurde distorsioni, nelle impossibili gradazioni di nero della notte immutabile e assoluta, tramite le atmosfere disturbanti ed estranianti di un depressive black metal dagli accenti febbrili e malati, i francesi Lhükkmer'thz, Lord Naggaroth e Cypher dipingono questo affresco del Vuoto, terrificante nella sua estrema lucidità.

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