Volevate l'APOCALISSE?
E allora eccola servita su vassoio d'argento con intarsi in blu cobalto e lussureggianti scene di caccia.

Come primo gesto apolitico e apocalittico noi Membri integerrimi del C.A.R.A.Basia abbiamo pensato di mettere sotto la nostra sfocata lente di rimpicciolimento il rutilante baraccone musical-circense per antonomasia:

L'icchis fattore.

Ora molti di Voi, noi perlomeno ce lo siamo chiesto, si chiederanno: ma esattamente che Minkia sarebbe stò Fattore Icchisi?
Il salomonico pareggio totocalcistico parrebbe non entrarci gnente.

Orbene, vediamo di capirlo tutti assieme appassionatamente tramite un sensazionale Treck-bai-treck come non se ne leggeva qua dentro perlomeno dalla prima data del trapasso
del DeBaser: 1972, diciamo.

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Anastasio Anastasi - "La fine del mondo" [Sottotitolo: "E qvesta l'apocalisse givsta"]

ICS Factaaahhhh si è sostituito al ritual nazionalpopolare sanremese, ne è la versione riveduta e corretta, aggiornata al tempo dei social e realityzzata.

E poi è uno dei pochi terreni di potenziale condivisione musicale (?!?) con the Wiffe (la moglie), la quale essendo femmina non ha apparati auricolari avvezzi a tutto quel corollario di telluriche nefandezze che tanto ci fan sentire virili et alternativi, in quella privilegiata bolla snob in cui noi soli veri de-intenditori sguazziamo.

E’ nobile abbassarsi alla visione, come farebbe un biologo mentre indaga al microscopio quella colonia di proteus vulgaris, mosso da intenti antropsociomusicali. Per indovinare fino a quanto siano negativi i coefficienti parabolici che tracciano la via dell’italico (dis)gusto collettivo.

E va bene, lo so … questi sproloqui altro non sono che esili e intellettualmente disonesti argomenti a giustificare la mia disdicevole propensione per il trash, peraltro risaputa.
Ma scagli il primo guano chi è senza peccato ! (aiutami tu @Pinhead)

Quindi sigla, Cattelan, il giro dei giudici e vai con la seratona inediti, che poi inediti un cazzo … sta roba l’avevo già sentita ai provini eh.

Amanda, quella zoccola della gatta pensa di cacare, l’appartamento si satura immediatamente di odore di merda di gatto. Incredibile come un sifolotto così piccolo possa racchiudere in sé un così devastante potere miasmatico.

Lettiera pulita, plaid.

Mio figlio, sul quale almeno l’imprinting musicale paterno sembra avere attecchito, scuote la testa e si mette le cuffie mentre completa la tavola.

Il cavallo vincente è Anastasio perché:

1) Aho, spacca Anastasio.
2) Il rock (esattamente come Debaser) è morto, oramai il linguaggio musicale che va affermandosi è il rap, e Icsfactahhh non ha ancora lanciato un cantante rap.
3) Comunque Anastasio è forte.
4) Anche Sherol potrebbe vincere andando a colmare la lacuna della cantante di origine afro nella frizzante offerta del mercato discografico nostrano, ma il rap è più cool e Anastasio spacca.
5) Poi questo inedito ha una bella scrittura dai … insomma, qualche bella immagine me la regala. Chi non monterebbe in groppa al meteorite dell’armageddon per punire l’umanità che ascolta questa merda ?

Sta roba del meteorite mi fa venire in mente questo “la nona ora – Cattelan” (non riesco a linkare l’immagine sfascia … pensaci tu !)

The Wiffe si è già addormentata, come consuetudine. Alzo il volume per riuscire a coprire il russamento (russaggio ? russazione ?? ruggito ???).

Amanda si pulisce il culo con felina classe e disinvoltura, avanza come un pinguino adagiando per bene l’ano sul cuscino più ruvido (mica scema).

Stronza, fossi venuto io quel giorno al gattile non saresti qua, sappilo

E comunque di rap io non ci capisco veramente un cazzo, pure questo è risaputo.

Firmato e sottoscritto: Algol


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Castelli Renza - "Cielo inglese" [Sottotitolo: "Piove sempre lì!"]

Ecco, per dire, voi, voi quanti siete? Uno, nessuno, centomila? Che io da noi siam tanti e senza dubbio troppi.

Io ci provo a svenderne qualcuno (tre per due, venerdì nero, sabato chissà?) ma, ahimè, nessuno nessunissimo appare interessato. Anche perché lo smercio contemplerebbe scarti o anime maldestre, non certo il moi meme carico di gloria.

Ebbene, tra i me stessi più negletti, cerco sempre di dar via quello (o colui) che guarda x factor., solo che, OK, niente da fare. Ecco perché dell'argomento Renza Castelli, non solo posso parlare,ma posso come dire (che dio abbia pietà di me) farne la storia.

Essa si presentò agli albori come classica fanciulla con guitarra, o, seguendo la classificazione junghiana, come archetipale cantautrice dai capelli preferibilmente rossi.
Scelta vincente e azzeccatissima, non mancando la ragazza di delicatezze autunnali, né di sguardo finto intenso.

Per non dire di una certa qual bellezza da maestrina persa in un sogno mannequin. Ma evidentemente non bastava. Che per questo inedito l'hanno pastellizzata e seppiata oltremisura e, come colpo di grazia, orrendamente irrigidita. E irrigidir la morbidezza dell'autunno, specie se si tratta di morbidezza femminile, è un crimine contro l'umanità.

Io l'ho vista sofferente, povera stella, costretta ad adagiarsi nell'infinitamente medio cantando parole così vacue che persino il non ascoltarle è vano.
Invece noi l'avremmo voluta vedere far castelli (veri) in aria e l'aria ci sarebbe andata bene pure fritta. E invece no, per aria van danzatori ombrelliformi. Il cielo sarà pure inglese, ma a noi
di inglese piace solo la zuppa. Trallallà...


Firmato e sottoscritto: Luludia


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Attili Martina - "Cherofobia" [Sottotitolo: "Tranquilli: non è contagiosa"]

L'esimio isolano ha richiesto un mio particolare e sentito commento sul brano "Cherofobia" della giovine xfactoriana Martina Attili.

Partiamo in quarta.

"Già girano voci che si tratti di un plagio!! Ole iniziamo con il piede giusto allora.
Basta confrontare le due versioni presenti in rete della canzone; complimenti vivi per il titolo scelto...azza e rolla (ti na canna).
Nella prima l'audizione dove si vede la fanciulla intimorita, semplice, che dimostra i suoi 16 anni. Acqua e sapone per così dire; canta con visibile trasporto e non è nemmeno disprezzabile in tutta onestà.
A parte la faccia di Fedez che preferisco non commentare. Poi si salta alla versione dello show, della prima serata: Martina trasformata, imbruttita da un pesante trucco, una maschera orribile Finta e falsa come nelle peggiori edizioni di questo autentico "Circo Equestre" della nullità. Anche la sua timidezza, la sua innocenza delle audizioni è scomparsa, sparita, accantonata. Non capisco il senso di questa cosa: ma lasciatela ai suoi 16 anni coreografi e truccatori della malora.
Vergognoso...Posso tornare ad ascoltarmi "Utopia Banished" dei cherubini Napalm Death...
I ABSTAIN..."


Firmato e sottoscritto: De Marga

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Gassman Leo - "Piume" [Sottotitolo: "Di Triceratopo"]

EccoLe la mia missiva o capitano, mio capitano. Ne faccia l'uso che crede. E mi ricordi - di tanto in tanto - nelle sue orazioni notturne.

Leo Gassman
Duro è il letto del padre premuroso, consapevole che lì fuori c’è un mondo che fa a botte per accaparrarsi i posti migliori e che, i suoi amati pargoli, dovranno combattere a sputi e spintoni per ottenere un agognato scranno da centralinista o portatore di cibo a domicilio o, persino, da assessore del movimento 5 stelle.
Ammennocchè, oltre che premuroso, il padre suddetto non sia stato anche previdente. Tanto da preservare per sé e per l’amato frutto delle sue gonadi un qualche antico mestiere, una qualche conoscenza tramandatasi da padre in figlio.
Tipo fare il figlio del figlio d’Arte.
Che non si pensi sia cosa facile! Non basta esibire un nome eccellente – tipo, che so, De André – per campare di ospitate dalla D’Urso ed affini.
Bisogna anche mostrare qualcosa: una tetta, un po’ di culo, una ferita dell’anima…..O si fa la fine di un Brando De Sica qualsiasi.
A lenire il sonno del buon Alessandro Gassman (che già s’immaginava di dovergli trovare spazio tra i bastardi di Pizzofalcone, che già non se lo guardano neanche nel suo condominio), il suo amato figliuolo ha pensato bene di intraprendere la strada di suo papà e, mostrando lo stesso coraggio leonino del genitore (dico mica ha usato Knaflits, il famosissimo cognome della madre, “voglio camminare con le mie gambe, mostrare quanto valgo” ha dichiarato orgoglioso!) ha gettato il cuore oltre l’ostacolo ed è andato a X factor.
Quindi canta? Direte voi.
Canta? Rispondo io.
Quale pullover con le losanghe regalato a Natale o albergo a 5 stelle con vista sulla Terra dei Fuochi, la voce del nostro rampollo ci ricorda “che forse gli angeli son tutte rondini”, ci
avverte che “il Mondo con noi gira non lo puoi negare mai”, e ci conquista “ricorda che puoi vivere di me/ Mio sogno e dolore”.
E noi, e voi, e gli altri?
Continuate ad iscrivere i vostri figli agli Istituti Alberghieri con la speranza che un giorno vadano a condurre Masterchef ….
E provate a dormire, se ci riuscite.

Firmato e sottoscritto: Lector


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Sherol Dos Santos - "Non ti avevo ma ti ho perso" [Sottotitolo: "Ti ho vinto ma ti avevo"]

La può sforbiciare a piacimento... E grassettare, savasan...Tks

'Ti sei ricordato di chiamare il ristorante ed aggiungere due posti per il compleanno di tua madre?'.
La tua (mia, ndr) faccia lievemente irrigidita è già tutto un programma, non c'è bisogno che tu (io, ndr) dica nulla, Lei ti conosce troppo bene. Per di più, con Lei non attacca: inutile fare smorfie vagamente escusatorie, provare a dire che oggi la giornata è stata se possibile più pesante del solito (ci avete mai fatto caso? il lunedì - PER DEFINIZIONE - è il giorno in cui succedono SEMPRE le rotture di coglioni. Invece di passarsi un weekend normale come tutti, fatto di sveltine con le mogli e di gol su Sky, i rompicoglioni di professione lo passano a programmare le TUE rotture di coglioni, possibilmente già la mattina presto). Insomma, cerca (cerco, ndr) di non peggiorare la situazione, chiedi scusa e telefona subito, che è meglio
(oddio, meglio...quei due tuoi cugini da aggiungere, rompicazzo che sanno tutto loro, te li eviteresti, come in quella vecchia canzone di Paolo Conte*, dio quanto le sapeva le cose Paolo Conte).
Chiamata, aggiunta, un centinaio di euro in meno a fine mese perchè chi paga sei tu (io, ndr) e il gioco è fatto.
Adesso, puoi rispondere alla chiamata che ti preme di più: quella del Messere Sfascia Carrozze
[eviterò per amor di brevità - ci sono fior di trattati di psicologia di coppia... - di spiegare COSA succederà adesso mentre scriverò queste righe]
Via
Dunque, dunque: il Messere mi assolda - va a saperlo il perchè, a parte che la Sua fantasia è come il sorriso di Maria Teresa Ruta per Sandro Ciotti: non conosce confini (a Sa', t'abbastava poco...)** - per questo cimento spakkaossa che sarà il rendiconto debaseriano a n-mani e così su treppiedi dei 'Commentarii Degli Inediti del De Bello (bello?)
X-Factoro'. In dote, mi toccherà la prova di tale

Sherol Dos Santos

Motivazione (ogni award ha la sua): 'Non so quale sia il deGenere di riferimento ma il nome mi ricorda quasi quelli dei filmetti osé di metà anni ottanta con protagonista maschile Renzo Montagnani'
(cit. testuale)

E dunque, cerco ed ascolto. No, anzi, più o meno all'altezza del 30'' smetto. Scusate, ma qui sarà l'ascolto ad essere ZOT!. Perchè questa, che da breve rassegna stampa in rete (ah, la rete...quella per cui la Sottosegretaria Castelli passa per una che le cose della Economia le sa), dicevo, in rete è 'la voce soul che ha commosso Mara Maionchi' (come sarà mai la voce commossa di Mara Maionchi?), quella che fa rischiare il deliquio ad Agnelli (come sarà mai Agnelli in deliquio?), quella che è ormai per tutti 'la nuova Beyoncè', ecco questa capoverdiana - ma come? ma non erano gli italiani che andavano a vivere a Capoverde? - caruccia q.b., al 30'' si espone in quel consueto melisma con le consonanti 'raddoppiate' e le 'appoggiature' su nasali/dentali che sono più larghe di qualsiasi mensola dell'Ikea.
Tipo 'Annnovvveeeembreee...', in cui la Amoroso canta come Annalisa che canta come Giusy Ferreri che canta (o prova a cantare) come Amy Winehouse
etc.
Facciamo finta che (tutto va ben)

E poi penso che ad agosto ci ha lasciati Aretha

Ah, per la cronaca il pezzo si intitola 'Non ti avevo ma ti ho perso'
Cazzo, nella mia inesistente e straloffia carriera da pseudo-recensore, Lei, Messere, mi ha pure costretto all'aborrito track-by-track. Se lo appunti sulla coscienza, se ancor ce l'ha.

*'Tua Cugina Prima'
** i nomi che Lei, Messere, voleva, tipo Paola Senatore o Dagmar Lassander, mi permetta, sono MOOOLTO più eccitanti di queste sciacquette-talent. E quando tornerò dal compleanno di quella santa donna di mia madre, un giro al VHS di 'Io zombo, tu zombi, egli zomba' o magari di 'Dove vai se il vizietto non ce l'hai?' lo faccio fare sicuro.
E' qvesto il Nv-Sovl givsto!
'Io spiiiingioooo!!!'
UH!


Firmato e sottoscritto: Imasoulman


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Luna - "Los Angeles" [Sottotitolo: "Frazione di Benetutti, lo san tutti"]

Ciao Fratello
Sono F.
Ho sempre solo ascoltato maschietti alla voce per una questione didattica. Le voci femminili sono di difficile emulazione. In passato (remoto) la Nannini mi piaceva, proprio per la timbrica vicina alla mascolinità.
Per il resto nada de nada.
Come posso essere utile per animare questo sito?
Un abbraccio da T.

Firmato e sottoscritto: Falloppio

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Bowland - "Don't Stop Me" [Sottotitolo: "Anche se sotto c'è il burrone"]


Purtroppo da un paio di anni la Contessa guarda questa puttanata indescrivibile. Nel mentre io ho le cuffie con qualcosa di nobilmente ammuffito oppure gioco con la Contessina. Ovvio che qualcosa, purtroppo, mi tocca ascoltare e, molto peggio, vedere. Sia chiaro: non ho nulla contro i ragazzi e le fanciulle che “ci provano”.
Però non sopporto più nulla e nessuno e puoi ben capire se posso reggere una roba del genere. I ragazzi sono l’unico non problema, in effetti, perché hanno comunque amore e passione per ciò che fanno.
Le puttanate sono tutto il resto: il pubblico che si esalta inutilmente ad ogni cagata che succede e i quattro “giudici”.

Quello degli afterauar che a 50 anni suonati ha pensato bene di fare il ragazzino per avere quella visibilità inutile che non ha avuto come “frontman” (la parola rock non gliela abbino neanche se mi pagate), la mummia simpatica ma veramente ridicola, ora anche con tanto di rossetto e trucco inguardabile da ventenne, quello biondino arruffato che non so chi sia e che non si capisce nulla di ciò che vorrebbe dire.... quello dal tatuaggio tuttocollo alla fine è il meno peggio.. Fate vobis.

Ma il mio dramma è lui.... lui!!!! Il “presentatore”. Improponibile. Parla sempre, velocissimo, sempre felice... ma felice di che?!
Ma ti vedi?! Sicuramente si... e sei anche “convinto”. Ecco lui, la sua voce e la sua parlantina insopportabili sono il mio vero dramma, lo vedo e sento ovunque ormai...

I Bowland non mi sembrano male. Un’elettronica artigianale dai suoni etnici... non penso siano italiani (come vorrebbe il salvini) così a vederli un po’ emaciati... forse arabi o giù di lì.
La cantante una mini (mini, mini) Hope Sandoval, un bel timbro. Anima e affiatamento sembrano non mancare... è qvesto lo spirito givsto! (cit).
I miei “preferiti”, insieme alla “bimba” col caschetto (che mi sembra nobilmente fuori come un balcone) (ed al ragazzo che reppa (o rappa… o rutta), lui bravo davvero... mi sembra ehhhh!

Firmato e sottoscritto: IlConte

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Come dite?
Manca Naomi e la sua irreprensibile "Like the Rain (Unpredictable)"?

Prendetevela con con quello sfaticato del Hellraiser (che verrà Bannato, ça va sans dire) e i suoi incartepecoriti alambicchi di muffarock.

E comunque, no, il numero della Campbell, anche se ce l'abbiamo, non possiamo proprio darvelo.

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