Strana creatura dell'hardcore americano i Zero Boys vantano una certa notorietà per il loro semplice modo di "spaccare" sofisticatamente le ossa con la musica. Questo disco, "Vicious Circle" fu il trampolino di lancio decisivo per la formazione di Indianapolis, come già detto semplice ma tirato, di facile ascolto ma allo stesso tempo martellante.

La voce di Paul Mahern può ricordare un Billy Corgan con il mal di gola, ma il suo modo di destreggiare le linee vocali rende l'ascolto particolarmente piacevole. In fondo le chitarre ronzano e la batteria pesta velocemente, ma l'effetto che si ha ascoltando i Zero Boy non è affatto frastornante, anzi direi che nel loro piccolo hanno saputo innovare sapientemente il suond del genere dell'epoca. Ritmiche veloci in continuo cambio di tempo, spezzano quella monotonia che l'hardcore come nessun altro genere a volte può dare. La registrazione è accurata e sono rimasto sbalordito nel sapere che questo disco è uscito nel 1982, avrei detto molto più tardi.

Melodici, completamente differenti comunque dal genere ricordato dai Descendets, molto più radicati a quel punk rock di prima data e molto meno ironici nelle tematiche trattate nei loro testi.

Note acide e spigolose si interfacciano a macinate di chitarre e ballate distorte, cori urlati a squarciagola vanno ad intersecarsi con le sfuriate di doppia cassa del batterista, tutto scorre velocemente, aggredisce l'ascoltatore ma non stanca, anzi dopo tutto questa drastica descrizione posso assicurare che nell'insieme i Zero Boys sono orecchiabili come nulla al mondo.

L'album spacca tutto, nonostante ciò ascoltandoli si è consapevoli che qualcosa di inconsueto ci ha assalito ai timpani, tanto da non riuscire seriamente a comprendere ciò che si sta ascoltando: "ma è un insana porcata o qualcosa di incompreso?"

Maturi e precisi riescono a impersonarsi in quel fenomeno da baraccone alternativo che hanno creato, sapendo trasformarsi diligentemente come un camaleonte per pezzo per pezzo nel loro disco. Ragazzacci, darkeggianti, impegnati, teppisti notturni e rockettari incalliti, i Zero Boys hanno saputo giocare con le loro note tanto da rimanere apprezzati ovunque.

Questo è lo strano viaggio che si ha mettendo sul piatto "Vicious Circle": tante parole, tanti riferimenti e poche conclusioni. Ascoltare per credere.

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