Per caso sono mancato a qualcuno qui?

No? Beh, come disse un certo vecchietto: "lo avevo immaginato".

Dopo un bel pò di tempo ho deciso di rimettermi a recensire musica su questo sito, perchè onestamente mi mancava. Sono passati si e no 2 anni, ora io ne ho 23, sono maturato (ovviamente per modo di dire), ho dei progetti musicali miei (orribilmente osceni, ma vb), e la mia casella delle notifiche sta letteralmente esplodendo, con tipo 401 notifiche non lette. E a quanto pare anche questo sito è cambiato, con quell'orribile logo in alto a destra, che pare disegnato da un bambino della Telethon, e quest'interfaccia color mestruo. Ma vb, sto divagando oltre il necessario, non perdiamo ulteriore tempo in stronzate e preamboli inutili e partiamo subito con la recensione di oggi, che io i ritorni li faccio sempre col botto (forse)

"Malafya" dei russi Zmey Gorynich è l'apoteosi di cosa possa significare l'espressione "debuttare col botto", una delle uscite più assurde, malate e divertenti uscite nel 2016. 5 stronzi russi che in questo EP vomitano epicità, tamarraggine, stereotipi, cazzate di ogni genere, birra, vodka, ignoranza e scemenza a non finire, in un mostruoso misto tra Folk Metal e Deathcore. Come se gli Arkona fossero stati molestati a morte dai Carnifex. Ma lasciamo perde ste turbe malate e parliamo dell'EP in sé e delle sue 8 tracce.

Prima di partire, vi avverto che st'EP è follia purissima, ergo teneteve stretti alle sedie e partiamo.

L'intro "Welcome to Mother Russia!" ci butta dentro al disco con un atmosfera folk molto suggestiva, fatta di balalaike e altri strumenti strani russi. Atmosfera che dopo manco un minuto finisce sopraffatta da breakdown e schitarrate violentissime, in uno sparo strumentale brutalissimo che via via rallenta sempre di più fino a chiudersi, per poi collegarsi con "Морозобой" ("Morozoboy"/"Marazaboy"), un inferno di blast beat infernali, sprazzi ska (non scherzo), breakdown potentissimi e un finale che fa tremare i palazzi (e un testo che parla di battaglie di palle di neve...ok);

Dopo "Морозобой" si passa a "Ой, лёли-лёли!" ("Oy, lёli-lёli!"/"Oy, lioli-lioli!"), un frullato di ritmi hip hop, polka, blast beat, breakdown malatissimi e cori birraioli (e questo brano verrà riproposto alla fine dell'EP in versione Hip Hop...e giuro che non sto scherzando);

Una ballata molto slava introduce il blast beat violentissimo di "Айнанэ" ("aynane"), che tira giù tecnicismi e passaggi orecchiabilissimi che dopo manco un secondo stai ubriaco a cantare anche se non capisci una ceppa del testo;

Segue "Медвепляс" ("Medveplyas"), con riffoni cazzoni, ritornelli birrosi in pulito, UN INTERMEZZO PROGRESSIVE METAL ALLA BTBAM (non scherzo) (messo benissimo tra l'altro) e un finale di un'epicità mostruosa;

E infine arriva "Борода" ("Boroda"/"Barada"), il brano più cazzone e ignorante del lotto, con strofe polkose, ritornelli epici, un testo che parla delle barbe perennemente zuppe d'alcool degli slavi, un altro intermezzo Progressive (un pò meno BTBAM stavolta) e soprattutto la genialata del secolo, che potrebbe far venire un infarto a qualcuno: dopo l'intermezzo Prog, prima dell'ultimo ritornello, la canzone si interrompe, e parte...tenetevi forte...

un intermezzo House.

Ripeto

UN CRISTO DI INTERMEZZO HOUSE, CON VOCE FEMMINILE TAMARRA, SUONI DA DISCOTECA RUSSA ED UNA TAMARRAGGINE DI FONDO CHE DOPO 2 SECONDI TI RITROVI UBRIACO CON ADDOSSO TUTA SPORTIVA, SCOPPOLA E VODKA IN MANO A URLARE CYKA BLYAT IDI NAHOI GOPNIK.

Parte dal nulla e all'improvviso, così com'è partito finisce, è inutile, non necessario e completamente imbarazzante...

ED E' BELLISSIMO.

Quando è partito sto cazzo di intermezzo House io mi sono ammazzato dalle risate, son partito a ballare come un povero deficiente con un sorriso spappolatissimo in faccia (roba che il sorriso dei Dullahan in confronto è un chelsea grin), in quello che definisco il momento più bello e WTF dell'intera opera.

Dopo Борода poi ci stanno 2 bonus tracks, ovvero una cover in russo di "Can You Feel my Heart?" dei Bring Me the Horizon (decisamente e ovviamente molto più bella della canzone originale) e la già citata VERSIONE HIP HOP di "Ой, лёли-лёли!", quest'ultima eletta "top track" nei migliori rave party illegali di grande madre яussia!

E infine chiudiamo questa recensione citando l'ultima grande chicca di questo EP: la copertina, che ritrae appunto Zmey Gorynich (dragone tricefalo del mito slavo da cui la band ha preso il nome ed il personaggio stesso come mascotte) che sborra.

Malafya infatti in slang russo significa proprio "sperma"

APPLAUSI

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