"Tillin' my own grave to keep me level, jam another dragon down that hole. Diggin' to the rhythm and the echo of a solitary siren one that pushes me along and leaves me so desperate and ravenous, so weak and powerless".
Ha un'apertura nel ventre... Una rabbia stanca avvilita dalla rassegnazione; si trascina avanti debolmente, cercando di perdersi nell'apatia.
"Ho osservato una lumaca strisciare lungo il filo di un rasoio. Questo è il mio sogno e il mio incubo... Strisciare, scivolare lungo il filo di un rasoio e sopravvivere".
C'è una sorta di ricerca di autodistruzione, un'aspirazione frustrata che continua a tenerla in vita.
In "Thirteenth Step" gli A Perfect Circle mantengono inalterate le loro capacità espressive; un cd magnetico. Slanci dinamici prendono vita da intrecci di arpeggi e riff avvolgenti, ogni strumento trova sinergicamente la propria dimensione complessiva, in uno scenario di stati e contrasti emozionali.
"I am surrendering to the gravity and the unknown. Catch me, heal me, lift me back up to the sun. I choose to live, I choose to live".
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