Departure

Nell' attimo di tempo che non riesco solitamente a trovare, ho deciso - per il momento - di abbandonare la scrittura di recensioni, nonostante fosse un'attività gradevole e stimolante. Credo che le mie recensioni non mancheranno a nessuno, a parte i quattro simpatici fancazzisti che si divertivano un mondo a darmi e a farsi dare confidenza. Il fatto stesso che stiate leggendo questa scheda dimostra che avete quantomeno la curiosità di sapere che "fine abbia fatto", dopo circa un anno e mezzo di entusiastica ed incostante "militanza" su debaser.

Il "problema" è che trovo abbastanza da imbecilli (ed io forse sono stato il primo imbecille ad andarmela a cercare) scannarsi via web su questioni che difficilmente si risolvono anche di persona: vedi ad esempio la clamorosa ed interminabile discussione sul valore artistico dei Green Day.

E dopo tutto il tempo passato a discutere con passione mediante tastiera, mi sono un po' rotto il cazzo e preferisco parlare di persona, anche animatamente, ma sempre davanti al mio alcolico preferito e con i miei migliori amici. E la tastiera la uso ancora, per programmare... computer.

Un simpatico saluto a tutti i miei "sostenitori" che ancora commentano le mie vecchie rece, alla redazione tutta e soprattutto ai polemici "casi umani" che crescono esponenzialmente.

Ammesso che ve ne possa fregare qualcosa(!) quitrovate l'elenco dei migliori cd che ho sentito negli ultimi 2 anni.

Saluti a tutti...

mayhem ha deciso di scrivere della musica che ama, e che da quando aveva 13 anni fa parte integrante della sua vita.
mayhem non ama le classifiche, detesta le etichette, e, se proprio deve, lega ad ogni periodo della sua vita un disco particolare. Là dove altri mettono Baglioni e Battisti egli cita:

13-15 anni: Master of puppets - Metallica
16-18 " ": The great southern trendkill - Pantera
19-21 " ": Powerslave - Iron Maiden
22-24 " ": The sound of perseverance - Death
25-26 " ": prog, ambient, death, jazz, black (???)

La predilizione di mayhem per la musica "alternativa" è evidente, basta guardare le recensioni che scrive (almeno la maggioranza): inoltre, è convinto che spesso inventarsi un genere (death, prog, jazz,...) per definire uno stile è del tutto inutile e fuorviante.

La direzione che intraprende per il futuro è quella di una "musica universale", ma siccome è un concetto troppo filosofico, preferisce declinare l'invito, ed andare ad ascoltarsi un altro po' della sua amata musica.

Saluta con gioia!

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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